Il presidente del Cno (Consorzio Nazionale degli Olivicoltori), Gennaro Sicolo, ha depositato oggi un esposto in Procura, a Bari, sulla vicenda dell’epidemia di Xylella per denunciare la “pubblicazione e diffusione di notizie false ed infondate tali da turbare l’ordine e la sicurezza pubblica”. Sicolo chiede anche l’intervento della magistratura affinché si accertino “comportamenti, anche colposi ed omissivi, diretti o causativi della diffusione di malattie in danno delle piante di olivo con evidente pericolo di propagazione dell’epidemia stessa con grave danno all’economia rurale olivicola delle zone interessate”.
Le aziende olivicole potenzialmente interessate dall’epidemia, in base al censimento Istat agricoltura 2010, sono 196.282, distribuite nelle province di Lecce, Brindisi, Taranto e Bari. Per l’accertamento, delimitazione e contenimento dell’epidemia sono stati assunti fin dal 2014 provvedimenti amministrativi che prevedono l’eradicazione delle piante di ulivo colpite dal fenomeno infettivo e l’utilizzo dei fitofarmaci. Il Cno denuncia che tali misure, di competenza della Regione, “stanno trovando ostacolo ed impedimento determinati da vere e proprie campagne mediatiche e di mobilitazione con manifestazioni pubbliche, convegni, incontri, presidi, siti internet dedicati, post su social network (facebook), tutte fondate sulla istigazione ad ostacolare le misure urgenti previste dalla legge e, in particolare, l’ispezione e gli abbattimenti degli ulivi infetti”. “Non si può più scherzare sulla pelle di centinaia di migliaia di famiglie che vivono grazie a questo straordinario patrimonio olivicolo – commenta Sicolo -. Abbiamo il dovere di difendere in ogni sede il futuro della nostra terra contro questi speculatori e contro chi non è capace di distinguere la verità dalle fake news. I sindaci non si prestino a questa campagna di disinformazione e procedano alle ordinanze per l’applicazione delle misure di contenimento del batterio”.
Dopo il deposito della denuncia presso la Procura di Bari, nei prossimi giorni il Cno, rappresentato dagli avvocati Roberto Toscano e Mariano Fiore, presenterà l’esposto ai magistrati di Taranto, Brindisi e Lecce.