Dieci transenne con l’avviso del divieto di balneazione scaraventate sulla sabbia e turisti stranieri ignari che approfittano del beltempo per fare un bagno a mare. Sulla spiaggia di Pane e Pomodoro si continua a ignorare l’inquinamento microbiologico oltre i limiti imposti dalla legge – tra Enterococchi Intestinali ed Escherichia Coli – causato dallo sversamento della fogna in acqua in caso di forti precipitazioni.
A nulla è servito il monitoraggio da parte dell’Arpa Puglia. Se da un lato gran parte dei baresi si tengono lontani dal mare per la classica tintarella primaverile, dall’altro decine di passanti inconsapevoli o volutamente “dissidenti” hanno scelto di tuffarsi esponendosi a rischi per la propria salute.