Mentre nel resto d’Italia si riducono di un terzo le rapine in banca (in un anno sono calate del 32,8% passando dalle 360 del 2016 alle 242 del 2017), in Puglia aumentano da 18 a 40. Questi i principali risultati dell’indagine condotta da Ossif, il Centro di ricerca Abi in materia di sicurezza, di cui si è parlato al convegno Banche e Sicurezza 2018, la due giorni che fa il punto sulle nuove strategie e sulle misure più innovative per prevenire le rapine allo sportello.
La diminuzione a livello nazionale conferma il trend positivo già registrato negli ultimi anni: dal 2007 ad oggi, infatti, gli attacchi sono crollati del 92%, (passando da 2.972 ai 242 del 2017). In calo anche il cosiddetto indice di rischio, cioè il numero di rapine ogni 100 sportelli, che è passato da 1,2 del 2016 a 0,9 del 2017.
Nel 2017, nessun colpo in banca in Friuli-Venezia Giulia, Trentino Alto Adige e Valle d’Aosta. Le rapine sono diminuite in: Calabria (-57,1%, da 7 a 3), Campania (-32,3%, da 31 a 21), Emilia Romagna (-41,5%, da 41 a 24), Lazio (-11,4%, da 35 a 31), Liguria (-40%, da 10 a 6), Lombardia (-45,8%, da 59 a 32), Marche (-25%, da 8 a 6), Molise (-66,7%, da 3 a 1), Piemonte (-36,4%, da 33 a 21), Sicilia (-73,1%, da 52 a 14), Toscana (-29%, da 31 a 22), Umbria (-40%, da 5 a 3), Veneto (-55%, da 20 a 9) e sono rimaste invariate in Abruzzo (6 rapine). Aumenti si sono invece verificati in: Basilicata (con 2 rapine da 1), Puglia (con 40 rapine da 18) e Sardegna (con 1 rapina da 0). Le banche italiane, ricorda l’associazione, “investono ogni anno circa 636 milioni di euro per rendere le proprie filiali ancora più protette e sicure. Adottando misure di protezione sempre più moderne ed efficaci e formando i propri dipendenti anche attraverso un’apposita Guida antirapina che recepisce i suggerimenti delle Forze dell’Ordine”.