“Si è aspettato che fosse la magistratura a dire al mondo intero che l’Ilva inquinava. Noi non siamo e non ci sentiamo assassini. Abbiamo fatto del nostro meglio, in base a ciò che la legge ci permetteva. Non siamo più disposti ad accettare ricatti e un’Ilva a prescindere”. E’ lo sfogo di un operaio (fonte Ansa) dello stabilimento siderurgico di Taranto, Piero Vernile, Rsu della Uilm, contenuto in una lettera aperta rivolta al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, al ministro uscente dello Sviluppo Economico Carlo Calenda e a tutte le forze politiche di maggioranza e di opposizione. “Sono un operaio Ilva, entrato – spiega – in fabbrica a 19 anni, padre di tre bambine. Sono favorevole a bonifiche reali, all’ambientalizzazione, alla tutela della salute e al mantenimento di tutti i posti di lavoro. Voglio ricordarvi che a Taranto ci sono circa 10.300 dipendenti Ilva e più di 4.000 dipendenti delle ditte dell’indotto. Come si fa ad affermare che si garantirà lavoro e diritti a tutti? C’è chi mente sapendo di farlo”
Ilva, operaio scrive a Mattarella: “Non siamo più disposti ad accettare ricatti e la fabbrica a prescindere”
Pubblicato da: redazione | Gio, 24 Maggio 2018 - 14:45
© RIPRODUZIONE ANCHE PARZIALE RISERVATA - Borderline24.com Ti invitiamo a usare i bottoni di condivisione e a non copiare l'articolo.
Esposizione amianto, risarcimento per dipendente Cartiera...
La Corte d'appello di Roma ha confermato la condanna dell'Inail all'indennizzo...
redazione
- 23 Dicembre 2024
Botti di Capodanno, i consigli degli...
Quest'anno l'Aidaa (associazione italiana difesa animali e ambiente) lancia in anticipo...
redazione
- 23 Dicembre 2024
Bari e il degrado della pineta...
(di Francesca Emilio) Ringhiere arrugginite o completamente divelte, cancelli sempre aperti...
Francesca Emilio
- 23 Dicembre 2024
A Bari arriva Àngoli – Festival...
Spazio Murat continua con la sua ricerca multidisciplinare ed è felice...
redazione
- 22 Dicembre 2024