Due ore per raggiungere Bari da Turi, 30 chilometri scarsi. E’ il tempo record impiegato stamattina da alcuni passeggeri delle Ferrovie Sud Est, costretti a timbrare il cartellino in ufficio con estremo ritardo.
Un “viaggio” finito tra polemiche e arrabbiature, ricostruiamo attraverso la testimonianza di una passeggera quanto accaduto. La lavoratrice è salita sul bus da Turi alle 7.50 circa, tra Sammichele e Casamassima c’è stato un primo piccolo problema: i viaggiatori hanno cominciato a sentire puzza di gasolio e hanno chiesto all’autista di verificare se ci fosse un guasto. L’autobus, quindi, ha fatto una breve sosta, l’autista ha controllato il motore ma tutto sembrava funzionante. Così il mezzo è ripartito, per sicurezza è stato spento l’impianto dell’aria condizionata. Il bus è giunto a Casamassima, sono salite altre persone e poi dritti sino ad Adelfia per prendere il treno che avrebbe dovuto portare i passeggeri a Bari.
Giunti in stazione, però, l’amara sorpresa: il treno, che solitamente ogni mattina attende l’arrivo dell’autobus, era già partito: qualcosa probabilmente non ha funzionato nella comunicazione interna, fatto sta che i passeggeri hanno dovuto attendere ancora il passaggio di un altro autobus. La ripartenza per Bari è, quindi, slittata alle 8,55 circa. Altre fermate a Valenzano e poi finamente l’arrivo nel capoluogo pugliese, alle 9.50, esattamente a due ore di distanza dalla partenza da Turi. Inutili le rimostranze dei tanti lavoratori che hanno dovuto giustificare il loro ritardo in ufficio o in azienda.