Il Consiglio regionale della Puglia ha approvato all’unanimità la rimodulazione di 20 milioni di euro, destinando così agli assegni di cura una quota dei fondi originariamente destinati al trasporto pubblico locale, grazie a maggiori trasferimenti di risorse statali che lasciano invariato lo stanziamento sul Tpl.
Si è così concretizzato – è emerso in aula – l’impegno assunto nei confronti di disabili, gravi e gravissimi, per fronteggiare con ulteriori milioni di euro l’erogazione degli assegni di cura necessari per l’assistenza. Con questa integrazione di 20 milioni, che si aggiungono ai 12 milioni già stanziati dalla Regione e ai 18 milioni stanziati dallo Stato, sarà ampliata la corresponsione dell’assegno di cura agli aventi diritto. Lo scorso 15 marzo – è stato ricordato nella discussione generale in aula – oltre un centinaio tra disabili, anche ammalati di Sla, loro familiari e membri delle maggiori associazioni di volontariato che si occupano dell’assistenza completa dei malati gravi, protestarono dinanzi alla sede della presidenza della Regione Puglia con un presidio per chiedere conto dei ritardi nell’erogazione degli assegni di cura.