Continua la lotta dell’amministrazione comunale contro gli incivili che abbandonano i rifiuti per le strade e chi non rispetta orari e modalità di conferimento. Nell’ultimo mese sono state 318 le sanzioni elevate dal Comune grazie all’utilizzo di fototrappole e videocamere e il pattugliamento del territorio, soprattutto nella periferia della città, per una somma complessiva di 40 mila 700 euro. Da metà aprile a metà maggio, questo il periodo di riferimento delle sanzioni amministrative, sono state 201 quelle elevate per conferimento fuori orario, 24 nei giorni festivi, 22 per l’abbandono dei bustoni in maniera non regolare nelle zone interessate dal servizio porta a porta, 15 per la mancata differenziata e ben 56 per l’abbandono di rifiuti ingombranti.
A ciò si aggiunge anche il problema di chi da fuori città trasporta e getta rifiuti nei quartieri periferici come San Giorgio, Loseto, Carbonara e San Paolo. Al vaglio del Comune è uno strumento che possa permettere alle pattuglie della polizia locale di colpire con sanzioni anche queste persone.
“Abbiamo lavorato a uno strumento importante – spiega l’assessore comunale all’Ambiente Pietro Petruzzelli – che ci permette di avere un’arma per sanzionare tutti i pendolari che vengono a lasciare i loro rifiuti a Bari, perché nei Comuni di provenienza è stato istituito il servizio di raccolta porta a porta. In questi anni abbiamo visto che soprattutto le complanari di San Giorgio sono prese d’assalto dai cittadini di altre città che vengono a Bari ogni giorno per lavoro e scaricano i loro rifiuti fuori orario, prevalentemente al mattino, e neanche troppo civilmente. Questo – aggiunge – , per il quartiere San Paolo ad esempio, ha creato diversi problemi tra cui la presenza di cinghiali che stiamo contrastando con molti sforzi. Nei quartieri di Carbonara e Loseto, ad esempio, contiamo di sanzionare le ditte che scaricano nei campi il materiale di risulta o i residui dei traslochi. Una volta firmata l’ordinanza, attraverso una delibera di giunta stabiliremo l’ammontare delle sanzioni. La quantità dei rifiuti che si recuperano in queste zone dove insiste il fenomeno ha un costo di non poco conto sia per la raccolta sia per lo smaltimento. Un costo – conclude Petruzzelli – che grava sui baresi e che non possiamo permetterci di tollerare”.