Insetti, soprattutto zanzare. Nel quartiere Sant’Anna i residenti sono stanchi. Le aiuole sono ricoperte da erbacce che superano quasi il metro d’altezza. Gli alberi piantati dal Comune non versano in buone condizioni e la zona continua ad essere terra di nessuno. “Ci sono insetti, zanzare ovunque – denunciano – siamo ancora di più abbandonati. Ci guardiamo attorno e vediamo solo assenza dell’amministrazione”. I residenti hanno scritto nuovamente anche al sindaco Antonio Decaro che ha promesso un suo intervento in settimana.
Il sopralluogo del Comune
Sopralluogo questa mattina dell’assessore Giuseppe Galasso per accertare la situazione del verde. I 103 carrubi sono quasi tutti in buone condizioni dopo aver superato il secondo inverno. Soltanto una decina di esemplari sembrano sofferenti: pertanto riceveranno le cure adeguate per una pronta ripresa e resteranno sotto osservazione fino al termine dell’estate, in attesa di un segnale positivo come spesso accade in questa stagione. Solo in autunno si valuterà una eventuale sostituzione.
I giardinieri comunali, intanto, hanno cominciato a effettuare interventi di pulizia e sfalcio nelle conchette realizzate in corrispondenza dei carrubi, liberando gli alberi dalle erbe infestanti.
Anche lo stato di salute dei 19 alberi spostati da piazza Umberto nell’area in questione si presentano in buone condizioni: soltanto 3 di questi resteranno sotto osservazione nei prossimi mesi.
Entro dieci giorni e per tutta l’estate tutte le piante saranno irrigate grazie all’impiego di un’autobotte comunale.
“Oggi ho voluto rendermi conto di persona della situazione della vegetazione a Sant’Anna – ha commentato Galasso – e in linea di massima i carrubi sono tutti in vegetazione, eccetto una decina di piante che sembrano aver sofferto le gelate. Siamo soddisfatti anche perché l’espianto e il successivo trapianto deI 19 alberi che un tempo si trovavano in piazza Umberto, sono riusciti. Presumibilmente già la prossima settimana alcuni interventi di sfalcio saranno avviati in via d’urgenza, soprattutto nelle zone periferiche proprio al fine di salvaguardare alberi e piante dal rischio di incendi”.