“L’ennesimo pasticcio di Decaro e della maggioranza di centrosinistra. Questa volta tocca allo Stadio San Nicola. Ormai da decenni gestito – in via provvisoria e in regimi di proroga – dalle varie società proprietarie della squadra di calcio, in violazione di tutta una serie di normative esistenti”.
I consiglieri comunali di opposizione di Bari, Giuseppe Carrieri e Domenico Di Paola, attaccano, attraverso una nota, il sindaco Antonio Decaro per la vicenda stadio San Nicola, dopo il ritiro del bando per l’affidamento dell’impianto.
“Ebbene – scrivono – con due distinte delibere di consiglio del 2016 e 2017 il centrosinistra decide di bandire una gara pubblica per la gestione dello stadio. Si pagano oltre 6 mila euro a un consulente esterno per redigere un piano economico e finanziario. Si indice -a fine 2017- finalmente una gara europea. Oggi, dopo 2 anni di atti amministrativi e decine di ore di consigli comunali; dopo aver speso.migliaia di euro per consulenti e gare; dopo aver impiegato per decine di ore impiegati pubblici, Decaro e la sua maggioranza presentano la proposta di delibera consiliare 2018/235/00020 di revoca della procedura di esternalizzazione della gestione dello stadio. Insomma è stato tutto uno scherzo; volevamo perdere un po’ di tempo; volevamo fare delle prove. Incredibile; ridicolo; se non fosse che nel frattempo – aggiungono – lo stadio cade a pezzi; è insicuro; ed è in condizioni di estremo degrado per una squadra che sta lottando per disputare il massimo campionato calcistico italiano. Di fronte a tali pasticci e a tale incapacitá, chiederemo anzitutto all’Anac di esprimersi sulla legittimitá della proposta revoca. Poi alla Corte dei Conti, di chiamare a rispondere personalmente i responsabili dei danni causati alle casse comunali per la perdita di tanti soldi e ore di lavoro. Denunziamo peraltro e ancora una volta l’incapacitâ di Decaro e della giunta di risolvere i problemi amministrativi di Bari e tutta l’inadeguatezza – concludono – di sindaco e assessori a ricoprire un ruolo cosí importante, in una grande cittá”.