#Precaridontstop. Questo il nome della campagna avviata dagli infermieri precari di tutta la Puglia. Che hanno sottoscritto un documento chiedendo alle istituzioni di ascoltare le loro ragioni.
Ecco il documento
“Siamo le generazioni più giovani, quelle che hanno prolungato la loro permanenza sui banchi di scuola ma, rispetto ai nati nei decenni precedenti, hanno perso in qualità dell’occupazione andando incontro spesso a carriere lavorative discontinue, nonché ad un’occupazione atipica ovvero precaria. Ebbene si, siamo i “precari” ma ciò nonostante infermieri, la cui identità racconta un modo di essere in relazione di cura che si fa carico dell’altro in piena scienza e coscienza, nel silenzio, nel succedersi dei giorni, senza che i più se ne accorgano. Siamo quelli presi in carico tramite avviso pubblico per far fronte tempestivamente alla grave carenza di personale infermieristico, ben nota, che attanaglia la nostra regione; siamo un numero in quella graduatoria vasta, e accompagnata da un’attesa per noi quasi infinita nel ricevere quel telegramma che apre una speranza dopo anni di studi. Una chiamata, d’altronde, che quasi sempre ci costringe a decidere su due piedi, dovendo magari lasciare casa ed affetti da un giorno all’altro, senza ma, senza se. Siamo i “tappabuchi”, quelli che coprono ferie, festività, intere unità lavorative, lavorando in condizioni poco ottimali, ricoprendo anche “ruoli” che non ci competono, ma andiamo sempre e comunque avanti, facendoci in quattro per garantire la salute dell’utenza e per difendere il posto di lavoro seppur temporaneo. Siamo quelli che, ahimè “meno fortunati”, non siamo riusciti ad entrare nella tanto agognata graduatoria concorsuale; o ancora quelli che non abbiamo maturato quei requisiti ad oggi previsti dal Dlgs Madia circa la stabilizzazione.
Ma siamo quelli su cui voi dirigenti sanitari avete investito in questi anni perché bisognosi, e che oggi vi chiediamo di continuare a farlo. La nostra non vuole essere un’azione contro i colleghi più fortunati, ma piuttosto un appello per sensibilizzare le coscienze dei poteri forti che decidono sul nostro destino, affinché possiate dare anche a noi la possibilità di raggiungere quei requisiti tali per poter mirare ad una posizione lavorativa stabile e duratura. A voi autorità politiche affidiamo il compito di non lasciare nel vuoto questo spaccato della realtà infermieristica”. Firmato: I lavoratori precari, slegati da qualsiasi colore politico, ma uniti dalla preoccupazione per il futuro.