Dopo più di 17 anni dai fatti, un correntista della provincia di Brindisi sarà risarcito dalla Banca Carime Spa per aver pagato interessi, commissioni, spese e oneri non dovuti per effetto della nullità delle clausole del contratto di conto corrente per un totale di oltre 130 mila euro.
La Corte di Appello di Lecce, prima sezione civile, ha confermato la sentenza di primo grado emessa nel luglio 2013 dal Tribunale di Brindisi, sezione distaccata di Fasano, rigettando l’appello della banca. L’istituto di credito eccepiva la prescrizione di parte dei crediti vantati dal correntista (più di 90 mila euro) in quando ultradecennali, ritenendo di dover pagare alla controparte complessivamente poco meno di 40 mila euro. Il correntista, che sarà ora risarcito, è stato difeso – informa il Codacons – dagli avvocati Vincenzo Vitale e Francesco Conti. I fatti contestati all’istituto di credito risalgono agli anni 2001-2004.