Per un secondo episodio di violenza su una ragazza, che questa volta prevedeva anche l’imposizione di atti di autolesionismo, è stata notificata in carcere dalla polizia una nuova ordinanza di arresto nei confronti del presidente di una associazione sportiva che si occupa anche di rievocazioni storiche del Brindisino. L’uomo, un artigiano di 48 anni, è accusato di violenza sessuale aggravata. Era già in carcere dal 20 marzo scorso per violenza sessuale su una tredicenne.
Secondo quanto contestato nel provvedimento restrittivo del gip Stefania De Angelis, richiesto dal pm Luca Miceli, avrebbe agito con crudeltà nei confronti della vittima, costringendola ad infliggersi punizioni corporali e a compiere atti di autolesionismo ogni qualvolta la ragazza non obbediva ai suoi ordini. Tra questi c’era anche quello di non comunicare con nessuno, nemmeno per telefono.
L’uomo avrebbe anche incitato la ragazza a sottoporsi ad una seduta ipnotica regressiva al fine di “purificarsi” da altre precedenti relazioni sentimentali. Vittima una giovanissima, poco meno che diciottenne, con una storia familiare difficile. Le “prove” richieste consistevano in tagli in varie parti del corpo, bruciature della schiena con la piastra per capelli, dei polsi e delle gambe con un accendino, nello sbattere la testa ripetutamente contro il muro e nell’ingerire farmaci fino a tentare il suicidio.