“Il Pd della Puglia sta provando ad essere una cosa diversa, ovviamente non senza contraddizioni perché cercano anche di neutralizzare questo nostro ruolo. Per questo noi sosteniamo la necessità di un accordo col M5S che tiene dentro di sé moltissime battaglie che erano le nostre solo pochi anni fa, proprio qui in Puglia. Quindi non c’è dubbio che il nostro interlocutore politico, per omogeneità politica, non può che essere il M5S”. Lo ha detto il presidente della Regione Puglia e leader di Fronte democratico, Michele Emiliano, aggiungendo che “questa è di palmare evidenza qui in Puglia, credo nel resto del Mezzogiorno”.
“Non riesco a capire perché qualcuno ritenga che invece ci sia una impossibilità di fare questo accordo. Evidentemente – ha rilevato – sono quelli che, avendo cambiato la natura politica del Pd, adesso vogliono che il Pd non torni ad essere quello che è sempre stato, cioè un partito che si occupa delle cose belle della vita, e delle cose importanti, e non degli interessi privati”. Il governatore pugliese incalza: “Il Pd a questo punto deve dire da che parte sta. Non possiamo essere contemporaneamente partito di banchieri e il partito di quelli che hanno danni dalle banche. Non possiamo essere partito di quelli che vogliono fare l’acciaio e vogliono vendere il carbone e contemporaneamente il partito di quelli che non vogliono morire perché c’è una fabbrica che inquina. Dobbiamo essere – ha continuato- il partito che tutela l’ambiente, promuove il turismo la bellezza, e non possiamo essere evidentemente quelli che promuovono lo Sblocca Italia che è un mezzo per eliminare qualunque tipo di ruolo delle comunità residenti nelle scelte importanti”.
Per Emiliano, il Pd deve capire “se serve a quelli che non contano niente, a colmare le differenze, a lavorare sulla diseguaglianza, a creare servizi che servono a quelli che non se li possono pagare; se è in grado di dare sicurezza, di gestire i fenomeni migratori con giustizia ma anche diciamo senza irresponsabilità”. Poi la stoccata a Renzi: “Se il Pd rimane renziano è finito”.