E’ già vigilia per il Bari di Fabio Grosso. E che vigilia. Domani sera il tecnico torna nella “sua” Palermo per un’impresa che, visto il Bari dell’ultimo periodo, sembrava davvero poco ipotizzabile: riportare il Bari, almeno per una notte, al secondo posto della classifica di serie B. I ko simultanei dei rosanero (3-0 a Venezia), del Parma e del Frosinone, nell’ultimo turno di campionato, hanno infatti riportato i biancorossi in piena corsa per la promozione diretta in serie A, malgrado la squadra appaia spesso involuta, discontinua e – per questo, malgrado la buona stagione sin qui disputata – incapace di generare un entusiasmo tale da “riempire” gli spalti dello stadio San Nicola.
Il Bari c’è e la sfida di domani a Palermo (ore 20.30) rappresenta un crocevia fondamentale per capire se si andrà a lottare per il salto diretto in Serie A o bisognerà passare dai playoff. Certamente, l’undici del capoluogo è padrone assoluto del proprio destino: vincere tutte e quattro le partite sarebbe quasi certamente sinonimo di “Serie A, subito”. Oggi, alle spalle dell’Empoli ormai promosso la classifica recita: Parma e Palermo 63 punti, Frosinone 62, Venezia e Bari 60, Perugia e Cittadella 58. Lontano dalla zona playoff il Foggia, a 51.
Nelle sei partite giocate sinora ad aprile il Palermo ha vinto solo una volta, 3-0 all’Avellino, pareggiato tre e perso con Parma e Venezia. Quella di domani sarà la settima partita giocata ad aprile anche per il Bari, che in questo mese ha battuto Avellino (1-2) ed Entella (1-0), pareggiato con Salernitana, Pescara, Novara e Foggia e perso ad Ascoli. L’unico ko nelle ultime 14 partite. Forse si poteva far meglio. Forse è una serie B brutta, sporca e cattiva e “solo per questo” i biancorossi se la giocano ancora. Ma intanto sono lì a giocarsela, quella benedetta promozione diretta. E adesso è il momento di tirar fuori le unghie.