Baby rapinatori per noia o per precisa scelta. Sempre più violenti e senza alcuna motivazione. Ecco l’emergenza “baby gang” raccontata da numeri e dati, quelli del Tribunale di Bari e dal dipartimento della giustizia minorile del ministero. “Particolarmente elevato – si legge nella relazione del presidente della Corte di appello del distretto barese – è il numero delle rapine come risulta dalle 94 iscrizioni (con un incremento, rispetto al precedente anno dell’81%)”.
Il Tribunale: “Ragazzini aggressivi e senza rispetto per la vita”
Rispetto ad un anno fa, è aumentato anche il numero degli arresti tra i minorenni: 87 contro i 53 del 2016. “L’incremento delle misure cautelari può rapportarsi direttamente all’incremento dei reati contro il patrimonio commessi con violenza alla persona”, spiega il magistrato. Spesso si tratta di ragazzini molto giovani, poco più che bambini: 12enni, 13enni o 14enni. E non sempre si tratta di adolescenti che crescono in ambienti sociali e culturali degradati, molte volte a delinquere sono ragazzi delle cosiddette famiglie “normali”. Farmacie e supermercati gli obiettivi facili, alla pari delle rapine ai loro coetanei. “Va sottolineato – si legge ancora nella relazione – che nella gran parte dei casi i delitti commessi da minori contro la persona sono compiuti per motivi futili e senza preventiva predisposizione di mezzi. Anche quelli contro il patrimonio, in particolare i furti, rivelano il più delle volte approssimazione e mancanza di organizzazione il che induce a ritenere che la loro commissione è spesso ascrivibile all’impulso impellente di procurarsi denaro per l’acquisto di beni voluttuari o di sostanze stupefacenti. Troppo spesso, però, ci si trova di fronte a condotte caratterizzate da elevate dosi di aggressività e da un’assoluta mancanza di rispetto per la vita e l’integrità fisica del prossimo”.
I dati
Qualche dato: nel 2017 i furti con autori noti sono stati 170 rispetto ai 157 dell’anno precedente, le lesioni personali volontarie 143, le estorsioni 22, il numero delle rapine è passato da 94 a 52, i reati legati allo spaccio di sostanze stupefacenti sono stati 107 rispetto a 112 del periodo passato ed infine i reati contro la pubblica amministrazione che sono stati 81 rispetto a 64 del 2016.
Record di minori a rischio
Nell’ultima relazione elaborata dal dipartimento per la giustizia minorile del ministero emerge, inoltre, che in tutta la regione sono 1.643 i ragazzi seguiti dagli Uffici di servizio sociale (Ussm), giovani ritenuti a rischio. Bari è al quarto posto assoluto in Italia con 935 ragazzi presi in carico dopo Bologna (prima con 1.932 persone seguite), Roma (1.427) e Catania (1.206), più del doppio di Milano, dove sono 450, e di Napoli (644) e di Palermo (655).