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Il dj 17enne che vuole indossare la divisa: ecco la storia di Vincenzo. “La musica è la mia passione”

Pubblicato da: Samantha Dell'Edera | Dom, 22 Aprile 2018 - 14:00
Vincenzo Consalvo, in arte Dj Yoannis, ha 17 anni e da quando aveva 12 anni vive per la musica. Ha comprato tutta la attrezzatura da dj con i suoi soldi, lavorando nelle discoteche ed oggi sogna di fare conoscere a tutti le sue abilità, anche se nel suo futuro vede la divisa dell’aeronautica militare.
Vincenzo, parlaci un po’ di te
“Ho 17 anni, vivo a Foggia, frequento l’istituto tecnico Altamura nel settore elettrotecnico e sono un dj”.
Quando è nata in te la passione per la musica?
“La passione per la musica ce l’ho già da quando ero piccolo. Poi  a 12 anni ci fu la morte di mio padre, questo mi ha spinto ad andare avanti, con più forza e determinazione. Ho iniziato a lavorare in una discoteca della mia città. Ho comprato la mia attrezzatura da dj sacrificando i miei sabato sera nelle discoteche anche a poco prezzo! Ad un certo punto ho iniziato a vedere che le cose mi andavano male ma sentivo quella forza (e sono sicuro che era mio padre a darmi quella forza) che mi diceva di non mollare”.
Che genere di musica preferisci?
“Il mio genere musicale è l’Edm, preferisco questo genere perché è l’unico che mi trasmette davvero qualcosa. Sono del parere che l’inspirazione non debba per forza essere di grandi artisti! Io mi ispiro a me stesso, perché non ho niente in meno ai “grandi della musica” con l’impegno e con il sacrificio constante si può arrivare ad alti livelli”
Il tuo sogno nel cassetto? 
“Spero di farmi conoscere nel mondo musicale! Ma sono molto attaccato alla divisa! Un giorno trovarmi nell’aeronautica militare mi farebbe molto felice”.
Quanto è difficile per un ragazzo come te emergere oggi? 
“È difficile emergere perché ora non si pensa più alla bravura dell’artista ma al compenso, anzi penso che venga in secondo piano anche questo. Ora si punta molto sulle raccomandazioni. E io credo che dopo un po’ queste raccomandazioni si fermano, perché la giustizia a certi livelli fa anche il suo dovere”.
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