Completata la riqualificazione del giardino Isabella d’Aragona, primo stralcio del Parco del Castello, sono iniziati gli interventi per riqualificare il marciapiede che costeggia il Castello Svevo, di fronte a piazza Federico II di Svevia.
Le lavorazioni, che in questa prima fase riguardano il tratto di marciapiede compreso tra l’angolo con il giardino Isabella d’Aragona e l’ingresso principale del castello Svevo, consistono nella sistemazione delle basole storiche che vengono numerate, rimosse, livellate e quindi ricollocate nella posizione originaria. Contestualmente vengono allargati gli alvaretti che ospitano i pini esistenti fino a una dimensione di 140×160 cm, così da ripristinare l’allineamento storico degli alberi, che sarà completato con la messa a dimora di nuovi esemplari di pinus pinea che rimpiazzeranno gli alberi rimossi nel tempo. Per evitare i problemi legati allo sviluppo delle radici dei pini, in questi lavori si utilizzerà una tecnica di piantumazione sperimentale che conduce l’apparato radicale a svilupparsi non in superficie, come naturalmente accadrebbe, bensì a meno di 35 cm dal piano calpestabile, così da preservare l’assetto di strade e marciapiedi
“Stiamo impiegando una nuova tecnica di piantumazione, studiata dai tecnici del settore giardini, che crea una piccola camera d’aria utilizzando dei blocchi in calcestruzzo vibrato che non si vedranno a lavoro finito ma che ci permettono di avere uno strato di circa 35 cm salvo dal propagarsi delle radici – spiega l’assessore ai Lavori pubblici Giuseppe Galasso -. Non solo: nell’eventualità in cui i blocchi dovessero comunque sollevarsi per azione meccanica dovuta dall’ingrossamento nel tempo delle radici sottostanti, essendo fatti in calcestruzzo con una componente di vuoto significativa, potranno essere tagliati così da garantire quella ulteriore riserva di spazio necessaria per la crescita delle radici senza avere sollevamenti della pavimentazione. Nell’ambito di questi lavori, lungo l’intero marciapiede che costeggia il castello saranno piantati 7 nuovi esemplari di pino che restituiranno a questo scorcio storico della città il suo assetto originario, con l’allineamento degli alvaretti degli alberi e i nuovi pini a completamento”.