Lastre in marmo divelte, mattoni accatastati sul selciato, pavimento a pezzi. Nulla è cambiato sotto il faro di San Cataldo dalla notte del 24 ottobre, quando la perturbazione “il figlio di Ofelia” ha provocato danni per 25 mila euro su tutta la costa di Bari con venti fino a 60 nodi e porto in tilt. Il Comune aveva annunciato interventi di bonifica urgenti (entro la fine dello scorso anno) ma ormai il “cantiere” è fermo da mesi, precisamente da 170 giorni. “Ho sollecitato più volte l’avvio delle operazioni”, ha spiegato Giuseppe Galasso, assessore ai Lavori pubblici.