Ha chiesto di essere processato con il rito abbreviato il 32enne barese Marco Basile accusato dell’omicidio volontario della compagna, la 48enne Donata De Bello, il cui corpo senza vita fu trovato il 13 luglio 2017 nella casa al quartiere Madonnella di Bari dove i due convivevano. La donna fu uccisa a coltellate e il corpo chiuso in un armadio nella camera da letto, avvolto in un cellophane e poi in un tappeto e legato con delle corde.
Dinanzi al gup del Tribunale di Bari Marco Galesi è iniziata oggi l’udienza preliminare nella quale si sono costituiti parti civili i fratelli della vittima e l’imputato ha chiesto il rito abbreviato. I difensori hanno inoltre prodotto una consulenza psichiatrica e la Procura ha chiesto tempo per visionare la documentazione riservandosi di chiedere indagini suppletive. Il processo è stato aggiornato all’udienza del prossimo 14 giugno. Stando alle indagini dei carabinieri, coordinate dal pm Giuseppe Dentamaro, all’origine del delitto ci fu un litigio tra i due conviventi culminato con una coltellata alla giugulare della donna. Il corpo della vittima fu trovato il giorno dopo la morte, dopo la segnalazione del padre del ragazzo che si era insospettito per i comportamenti del figlio, detenuto da allora, e decise di rivolgersi alle forze dell’ordine che riuscirono a rintracciare il 32enne in poche ore.