Il Parco Gargasole raddoppia e un altro muro della vecchia caserma Rossani di Bari andrà presto giù. Ad annunciarlo è l’assessore comunale all’Urbanistica Carla Tedesco che, nel commentare l’approvazione da parte della Giunta (su proposta del sindaco Antonio Decaro) del Piano operativo del Poc Metro 2014/20, ha presentato il progetto Rigenerazione creativa.
Si tratta di un programma (quello dell’ambito 1 del Poc: ‘Azioni complementari alle strategie del Poc Metro’) finanziato con 500mila euro per quest’anno che ha come obiettivo quello di “stimolare il coinvolgimento di cittadini e associazioni in percorsi di rigenerazione di spazi pubblici attraverso dinamiche inclusive che favoriscano la partecipazione alla cura delle suddette aree urbane, percepite sempre più come spazi di relazione”. E l’esperienza dell’orto e del giardino condiviso del Parco Gargasole ne è l’esempio più riuscito.
“Questa esperienza – spiega Tedesco – dimostra che questa modalità innovativa di fare città è possibile a Bari, analogamente a quanto sta avvenendo in altre città italiane ed europee. Per questo è nostra intenzione raddoppiare l’estensione del parco Gargasole, abbattendo un altro dei muri della ex Caserma Rossani e aprendo alla partecipazione dei cittadini uno spazio che, sommato al primo, misurerà circa 10 mila metri quadrati”.
Si aprono così le porte a un altro grande spazio verde nel cuore di uno dei quartieri più popolosi della città. Un risultato importante se si considera che il Parco Gargasole misura attualmente 4 mila metri quadrati.
Ma quello dell’area all’interno dell’ex caserma Rossani non è l’unico luogo in cui si ripeterà l’esperienza di rigenerazione condivisa dalla cittadinanza di spazi abbandonati o inutilizzati. Sono già stati individuati nel percorso partecipativo del Piano urbanistico generale (Pug) e attraverso l’ascolto della cittadinanza altri spazi nei diversi Municipi: a Loseto nuova e a Carbonara, a Japigia e lungo la costa sud, nei pressi dell’Executive center e lungo la terza mediana bis, a Palese, a Santo Spirito e al San Paolo (parco Giovanni Paolo II), a San Cataldo e al Villaggio del Lavoratore.
“Nelle prossime settimane – spiega Tedesco – si procederà a sopralluoghi e, di concerto con i Municipi, saranno selezionati i primi cinque spazi in cui attivare le prossime azioni di rigenerazione creativa. Spazi abbandonati dove però sia possibile intercettare l’energia di cittadini e associazioni”.