Qusto pomeriggio alle 15 fa tappa a Monopoli, nell’Azienda agricola Lapietra in Contrada Stomazzelli, il tour della delegazione del gruppo della Banca mondiale settore Acqua, osservatore presso il gruppo di sviluppo delle Nazioni Unite, composto da delegati provenienti da Cina, Usa, Kazakhistan, Vietnam, Perù, Vienna, sotto la guida di Coldiretti.
La visita ha l’obiettivo di studiare il ‘caso Puglia’ e toccare con mano gli esempi virtuosi sul fronte irriguo, rappresentati da aziende private e dallo stesso Consorzio di Bonifica della Capitanata che hanno fatto della politica di autogoverno degli agricoltori il punto di forza delle attività.
Oggi più del 40% della popolazione mondiale vive in regioni in cui l’acqua è scarsa. Un quarto del Pil globale è minacciato dall’insufficienza delle risorse idriche. E il riscaldamento creato dall’accumularsi dei gas serra può portare in alcune aree del pianeta a una diminuzione della capacità produttiva compresa tra il 6 e il 14%: ad esempio la fusione dei ghiacci delle montagne tibetane può creare un serio impatto sui cinque maggiori bacini idrici del Sudest asiatico.
In Puglia le aree affette dal rischio desertificazione rappresentano il 57% del territorio e il conto pagato dall’agricoltura, soggetta ai cambiamenti climatici e alla siccità, è salato.
E’ per questo che l’acqua, secondo il parere di 750 esperti consultati nell’ambito della ricerca, appare come la più grave minaccia dei prossimi 10 anni. Quattro rischi principali sono infatti direttamente collegati all’acqua, in sintesi crisi idriche, cambiamento climatico, eventi meteo estremi, carenze alimentari.