Un algoritmo per calcolare, e spiegare “con i numeri”, il guadagno per i pazienti in termini di salute che deriva da un maggior rispetto delle terapie, considerando che secondo una recente indagine ben il 56% dei malati cronici in Italia ha pensato di abbandonare le cure e che proprio il mancato rispetto delle terapie costa al nostro sistema circa 19 miliardi di euro l’anno.
L’algoritmo è il primo del genere, applicabile a tutte le patologie, ed è messo a punto dalla Università Cattolica del Sacro Cuore con il contributo non condizionante di Merck. L’algoritmo fa parte del progetto “Abbiamo i numeri giusti”, presentato oggi all’Istituto superiore di sanità (Iss), ed ha l’obiettivo di aiutare le istituzioni a scegliere, numeri alla mano, le politiche più efficaci per migliorare l’aderenza alle terapie da parte di pazienti, con un’automatica riduzione degli sprechi correlati a mancata guarigione o ricadute. Individuare “strategie mirate all’efficacia degli interventi è un’operazione essenziale per la difesa del nostro Welfare – ha sottolineato il presidente dell’Iss, Walter Ricciardi -. I grandi traguardi raggiunti oggi dal nostro Servizio sanitario nazionale, infatti, non sono garantiti per sempre ed è dunque fondamentale coniugare salute e sostenibilità economica”.
Il progetto sarà testato a breve, inizialmente, in 5 regioni-pilota: Veneto, Emilia Romagna, Toscana, Lazio e Puglia. In queste regioni, l’algoritmo verrà infatti sperimentato utilizzando i grandi numeri dei data-base regionali. Ogni regione potrà scegliere a quali patologie applicare il nuovo sistema previsionale sulla base delle specifiche priorità. Il punto, ha chiarito il direttore generale della Programmazione sanitaria del ministero della Salute Andrea Urbani, è che “stiamo lavorando ad un modello previsionale complessivo per prevedere i bisogni di salute ed i relativi costi per il sistema da qui a 30 anni, ed il nodo dell’aderenza alle terapie è fondamentale poichè ha un impatto economico rilevante”.