La Puglia ha reintrodotto il contributo di solidarietà con un prelievo, che sarà applicato per i prossimi due anni sui vitalizi corrisposti ai consiglieri regionali, finalizzato a finanziare con 1 milione e 100 mila euro progetti di ricerca sulle malattie rare. Lo ha deciso oggi a Bari il Consiglio regionale della Puglia approvando all’unanimità una proposta presentata dal presidente dell’Assemblea legislativa pugliese, Mario Loizzo (Pd).
Favorevoli anche i Cinque Stelle che, nonostante la bocciatura di due loro proposte emendative, hanno ritenuto quella approvata dal Consiglio “un timido passo in avanti, che riduce un privilegio assurdo”. Per Loizzo invece si tratta di “un contributo molto forte”. “Sulla base della legge Monti in Puglia il contributo di solidarietà era stato applicato fino al 2016, con un taglio di 250 mila euro circa in tre anni. Oggi la proposta approvata – ha spiegato Loizzo – va nella direzione di destinare le somme in favore della ricerca per la cura delle malattie rare”.
“I contributi di solidarietà – ha ricordato Loizzo in aula, come riporta l’Ansa – devono avere il carattere di ragionevolezza, proporzionalità e discontinuità. Su questa base, frutto di alcune sentenze, anche altre Regioni hanno ripristinato il contributo. Noi abbiamo deciso – ha concluso Loizzo – di non appesantire ulteriormente la richiesta perché altrimenti si rischia, a fronte di ricorsi, di incorrere in quei principi che la Corte costituzionale già ha richiamato”.Con la norma sul contributo di solidarietà approvata dal Consiglio regionale della Puglia sarà applicato sino a fine legislatura un prelievo con fasce percentuali sui vitalizi corrisposti ai consiglieri regionali. In particolare il prelievo sarà del 3% per la parte del vitalizio ricompreso tra i 25 mila euro ed i 50 mila euro annui, del 6% tra i 50 mila ed i 90 mila, del 12% per la parte che eccede i 90 mila. Tali percentuali sono incrementate di un ulteriore 3% nel caso in cui il beneficiario percepisca un analogo trattamento economico in quanto ex parlamentare (nazionale o europeo).