Per risolvere il problema di topi e ratti nel Palagiustizia di via Nazariantz una delegazione della Giunta dell’Associazione Nazionale Magistrati ha incontrato questa mattina il sindaco di Bari, Antonio Decaro. La presenza dei topi è stata segnalata all’Amiu lo scorso 30 marzo e personale della municipalizzata barese ha eseguito nei giorni scorsi i primi interventi di derattizzazione con veleni e trappole all’esterno e all’interno del palazzo.
Ad oggi sono state trovate sei carcasse ma altri topi sono stati avvistati nell’archivio della Procura, al piano interrato di via Nazariantz, che è stato chiuso in attesa di bonifica. Questa mattina il procuratore Giuseppe Volpe ha scritto anche all’Amiu chiedendo che il palazzo di via Nazariantz sia inserito tra gli uffici pubblici da sottoporre mensilmente a monitoraggio.
“Oltre alla derattizzazione chiederemo la sanificazione e disinfezione del palazzo da eventuali altre carcasse ed escrementi – ha detto il presidente dell’Anm di Bari, Lorenzo Gadaleta – e, se necessario, la temporanea chiusura degli uffici. Si tratta di un serio pericolo igienico-sanitario che ci preoccupa perché spesso i fascicoli li portiamo a casa”. Nei giorni scorsi è stato infatti segnalato un topo morto trovato in un fascicolo e merendine mangiucchiate in un distributore automatico al primo piano che è stato per questo sostituito. Verifiche sono in corso anche nell’archivio del Palagiustizia di Piazza De Nicola, dove inoltre venerdì scorso un lastrone di marmo si è staccato dalla parete laterale di un ascensore senza, causare feriti.
“Siamo sconcertati per il comportamento del provveditorato alle opere pubbliche che, nonostante i tanti solleciti dai vertici degli uffici giudiziari non sta dando corso agli interventi di manutenzione richiesta e già finanziati – ha detto ancora Gadaleta -. Appena sarà nominato il nuovo ministro della Giustizia – ha concluso il magistrato – lo inviteremo a Bari perché si renda conto che da essere un problema di decoro, quello della edilizia giudiziaria barese potrebbe comportare rischi per la salute”.