Un 30enne incensurato di Polignano (Bari) trovato in possesso di quasi mezzo chilo di marijuana è stato assolto perché ha dichiarato che la droga l’aveva casualmente pescata alcuni mesi fa mentre era in barca.
L’uomo, di professione pescatore, è stato arrestato in flagranza sabato mattina dai carabinieri perché in casa aveva una busta, nascosta in un sottoscala, contenente 450 grammi di sostanza stupefacente. Durante il processo per direttissima, difeso dall’avvocato Giuseppe Carbonara, ha spiegato che nell’ottobre 2016, mentre era in barca al largo di Monopoli, aveva notato un involucro galleggiante al cui interno c’era la droga. Ne aveva quindi preso una manciata per uso personale.
Il giudice, ritenendo credibile la versione dell’uomo, ha convalidato l’arresto ma ha disposto l’immediata scarcerazione per carenza di gravi indizi e, al termine del processo celebrato con rito abbreviato, lo ha assolto “perché il fatto non sussiste”. Nel suo racconto il 30enne ha anche riferito che in quella stessa occasione aveva notato un natante abbandonato sugli scogli e lo aveva segnalato alla Capitaneria di Porto. Quando gli investigatori intervennero dopo la segnalazione trovarono, dietro un muretto, altri 137 involucri gialli, proprio come quello descritto dall’indagato, contenenti più di 650 chili di droga.