Il Comune prova a cambiare il volto delle “periferie” di Bari. Agglomerati urbani costruiti senza servizi fondamentali o sovraffollati in cui vivono più di 150 mila cittadini. Piccole città distaccate dal centro che attendono la realizzazione di parchi, strade, illuminazione, sicurezza, collegamenti. “La qualità della vita cambierà in meglio”, spiega nel video Giuseppe Galasso, assessore ai Lavori Pubblici.
Il quartiere Japigia (60 mila abitanti) è al centro di importanti trasformazioni. Dal nuovo parco Pirp che connette via Suglia, via Toscanini, via Troisi alla bonifica dei terreni della ex Fibronit su cui sorgerà una vasta area verde. In corso anche il trasferimento delle proprietà esterne dell’ex Arca, l’ampliamento di via Caldarola, zona parcheggio in via Pitagora e sblocco cantieri San Luca e Siponto. Progetti in cantiere per il mercato coperto, lo sviluppo del piano Pirp, restyling dei piccoli giardini, la piantumazione di 123 alberi in via Caldarola e il fondamentale spostamento dei binari ferroviari.
Il quartiere Sant’Anna è l’emblema dell’urbanizzazione precoce, dove palazzine moderne sono sorte senza strade e nemmeno illuminazione o fogna bianca. I residenti segnalano mancanza di sicurezza e prostituzione tra i vicoli. Qui si cammina sullo sterrato mentre l’Amministrazione ha avviato l’appalto relativo all’edificazione di una vasca di laminazione che consentirà di superare l’annoso problema idrogeologico sorto dopo la progettazione. Sempre per il quartiere Sant’Anna il Comune ha destinato 450 mila euro in modo da ultimare selciato e sistema di illuminazione.
Il piano periferie interessa altri due rioni con alta densità abitativa. Al Libertà (circa 60 mila persone) da settimane si registrano aggressioni e danneggiamenti ad opera di baby gang. Le telecamere di video sorveglianza sembrano non bastare come deterrente, e la mancanza di sicurezza si aggiunge ai numerosi disservizi. I cinque progetti, in fase esecutiva, puntano al recupero dell’ex Gasometro, con il primo parco “anallergico” della città grazie alla selezione botanica. Segue la riqualificazione di piazza Disfida di Barletta tra fontane e chiusura al traffico. Modifiche sostanziali annunciate anche in via Ettore Fieramosca, corso Mazzini, la piazza antistante al palazzo di giustizia e 11 solati di via Dante. Oltre a piazza Redentore e all’ex Manifattura tabacchi.
Altra tappa dell’hinterland barese è il quartiere San Paolo (35 mila abitanti). Il piano periferie del Governo prevede un unico intervento da 7 milioni di euro per la viabilità di viale delle Regioni, nuove rotatorie, valorizzazione del parco “Paolo Giovanni II” e recupero di terreni pubblici incolti.