Bari cerca di ritrovare e sfruttare il suo legame con il mare. Una città che sino ad oggi ha sfruttato poco e male la risorsa principale che ha, abbandonando al proprio destino i tratti lontani dal centro e lasciandoli in balia del degrado. Adesso sembra che l’amministrazione comunale voglia dare una svolta e puntare sul mare, come hanno fatto altre città, Genova ad esempio. Il cambiamento passa, per iniziare, dai progetti di riqualificazione, milioni di euro investiti per un restyling che riguarderà praticamente tutta la costa barese. Si è cominciato con il waterfront di San Girolamo, ma nei prossimi mesi i lavori riguarderanno tutto il lungomare, da Santo Spirito a nord sino a San Giorgio e Torre a Mare a sud.
Lungomare nord
Ottocentomila euro per riqualificare il lungomare antistante il porto di Santo Spirito. Il Comune di Bari ha aggiudicato in via definitiva la progettazione preliminare, che è stato redatto dal raggruppamento temporaneo di professionisti dello studio Mbm Arquitectes di Barcellona guidato dall’archistar Oriol Bohigas. È uno dei tasselli del programma “Bari da mare”, predisposto dall’amministrazione comunale in collaborazione con Confindustria Bari e Bat e Ance Bari-Bat, per l’elaborazione di studi di ambientazione per la riqualificazione della costa cittadina da Santo Spirito a Torre a Mare. Il progetto di riqualificazione prevede la pedonalizzazione del lungomare con il rifacimento delle pavimentazioni, dell’illuminazione pubblica e la disposizione di nuovo arredo urbano. Saranno riqualificati la piazza presente sulla rotonda e il molo, sia nella zona che ospita i box dei pescatori sia nell’area attigua, che sarà liberata dalle auto.
A San Girolamo e San Cataldo
Del restyling di San Girolamo si conosce tutto, il cantiere è ancora in corso ma, nonostante qualche disagio e qualche polemica, a breve il quartiere potrà godersi il nuovo lungomare (una parte della spiaggia, circa 300 metri, sono stati inaugurati già). Spostandosi verso sud, anche San Cataldo si prepara a cambiare volto. Un nuovo belvedere abbraccerà il faro, immerso in un parco. Via le auto dal curvone del lungomare di San Cataldo, spazio a pedoni e biciclette. Ecco come cambierà la zona: il progetto è stato redatto dall’architetto Mauro Saito. Il Comune di Bari cha già messo a disposizione per la riqualificazione di tutta l’area poco meno di un milione di euro. Due i punti che saranno interessati dai lavori. Il primo è quello del faro: il giardino che lo circonderà sarà aperto alla città e ampliato. I locali esterni affidati al quartiere, all’interno potrebbe invece essere realizzato un museo. Il progetto prevede poi la costruzione di un belvedere. Il tratto di lungomare da Santa Lucia ai cantieri Ranieri dovrebbe essere chiuso alle auto: spazio quindi a pedoni e biciclette. Nel tratto seguente, quello per intenderci da Santa Lucia fino alla spiaggetta di San Cataldo, l’intenzione è di creare (con ulteriori fondi) una camminata pedonale che si andrà a congiungere proprio con il pezzo di lungomare chiuso alle auto. La spiaggetta sarà poi dotata di servizi e di una rotonda.
Il waterfront della Città Vecchia
Quasi otto milioni di euro serviranno per riqualificare il waterfront della Città vecchia di Bari. Il progetto prevede passerelle sul mare in acciaio e resina, di fronte alle mura della Città vecchia, pedonalizzazioni, aree per mostre e riqualificazione delle banchine. I lavori dovrebbero iniziare nel 2019 nel tratto del lungomare Imperatore Augusto dal molo San Nicola (`Nderr la lanz´) fino al curvone dell’autorità portuale, passando per il porto vecchio dinanzi al teatro Margherita e il molo Sant’Antonio.
Costa sud
Infine, sarà riqualificato anche il lungomare a sud est, una porzione di territorio costiero lunga circa 6 chilometri, molto rilevante dal punto di vista paesaggistico, costituita da spazi dismessi e in attesa di trasformazione, attualmente abbandonati e segnati da degrado sociale. Il Comune mira a realizzare nel tratto tra San Giorgio e Torre a Mare un grande parco pubblico, dotato di servizi, spazi per il tempo libero, riqualificando ruderi o realizzando edifici per bar, negozi, attività varie.