“La certificazione e la tracciabilità delle produzioni agroalimentari del territorio possono incrementare la competitività e favorire lo sviluppo delle imprese. Adottare una strategia di valorizzazione della qualità della filiera significa rendere redditizia l’attività zootecnica di Martina Franca. Il sistema dei marchi è in grado di tutelare e promuovere i nostri prodotti”. È stato il presidente provinciale Cia Due Mari, Pietro De Padova, ad illustrare una delle priorità indicate dall’organizzazione agricola al tavolo verde convocato dall’assessore alle Attività Produttive del Comune di Martina Franca, Bruno Maggi, insieme ad alcuni componenti della Commissione comunale Attività Produttive, per analizzare le criticità del settore agricolo.
“Puntiamo al riconoscimento della Denominazione di Origine Protetta per il capocollo di Martina Franca, produzione d’eccellenza simbolo dell’arte norcina della Valle d’Itria. Rappresenterebbe un valido supporto per l’intera filiera e consentirebbe di salvaguardare la tipicità sul mercato nazionale e internazionale. È ormai improcrastinabile l’attivazione dell’iter”.
Il comparto zootecnico è trainante per l’economia agricola di Martina Franca, insieme a tutte le attività connesse. Gli allevatori stanno affrontando la congiuntura negativa e le difficoltà che attanagliano il settore anche a livello regionale e nazionale. Di recente, si sta sviluppando anche il settore agrituristico. CIA-Agricoltori Italiani Puglia ha accolto con soddisfazione l’istituzione di un tavolo tecnico permanente dell’agricoltura, peraltro già avviato dalla precedente amministrazione, per esaminare lo stato dell’arte e individuare gli interventi che il Comune può attivare.
Alla riunione ha partecipato Franco Bruni, componente dell’esecutivo Cia Due Mari: “Abbiamo deciso all’unanimità di coinvolgere nel prossimo incontro dell’11 aprile il Consorzio del capocollo di Martina Franca. C’è la volontà di accelerare per non disperdere il grande lavoro di questi anni e la consapevolezza che il marchio di qualità possa sviluppare nuove economie. La riunione del tavolo verde è stata utile anche a tracciare i primi orientamenti per la valorizzazione dell’allevamento del cavallo Murgese e dell’asino di Martina Franca e, più nel complesso, per sostenere la viticoltura e l’olivicoltura. Si è avviato un confronto proficuo tra l’amministrazione e le organizzazioni agricole – conclude Franco Bruni – e rinnoviamo la nostra più ampia disponibilità alla collaborazione. In questo solco si può vincere anche la sfida della cooperazione, un approccio che può rendere più stabili e forti le nostre filiere”.
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