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Furti e aggressioni all’ospedale Di Venere di Bari: un medico ritrova l’auto senza ruote

Pubblicato da: Antonino Palumbo | Ven, 6 Aprile 2018 - 17:15

Una terra di nessuno, dove qualsiasi malvivente può curiosare, rovistare e rubare. E’ allarme sicurezza nei reparti dell’ospedale Di Venere di Bari. A lanciarlo sono medici e infermieri attraverso l’Usppi Asl/Ba e la voce dei sindacalisti Brescia e Romanelli. I dirigenti del sindacato hanno scritto al direttore sanitario, a quello amministrativo, alla Asl e a tutti i dipendenti chiedendo maggiore vigilanza, soprattutto nelle ore notturne.

I furti sarebbero quotidiani. “Si segnalano – scrivono il segretario generale dell’Usppi Nicola Brescia, e il segretario aziendale del Di Venere, Giuseppe Romanelli – i continui furti nei confronti di pazienti e operatori dell’ospedale durante le ore notturne. I vari reparti sono frequentati in particolare da zingari, zingare ed extracomunitari che vagano da una unità operativa all’altra alla ricerca di possibili bottini di refurtiva da portare a casa”.

E per chi sfugge alla razzia nei reparti, c’è spesso una brutta sorpresa all’esterno: “È successo – riporta la nota – che un dipendente finito il proprio turno di notte e ritornando sul posto dove aveva parcheggiato la propria auto ha ritrovato la stessa senza gomme e cerchioni”. Chi si è permesso di chiedere agli estranei cosa ci facessero nei reparti, è stato addirittura minacciato e aggredito. Ci vorrebbero vigilantes, ma solo il Pronto Soccorso ne ha a disposizione uno, che in caso di necessità si sposta anche negli altri reparti. Una presenza ritenuta insufficiente, pur sommata alle guardie giurate che presidiano l’ingresso.

“Pertanto, alla luce di quanto sopra – si legge nella lettera inviata alla Asl – tenendo conto che tutto il personale dipendente deve cercare di operare con la garanzia di poter essere tutelato con la massima sicurezza nelle ore notturne nel proprio luogo di lavoro al fine di fornire la migliore assistenza possibile ai pazienti ricoverati o chi raggiunge tale presidio in quanto bisognoso di cure, si chiede al direttore generale della Asl di Bari di trovare soluzioni immediate per risolvere queste gravi situazioni con l’aumento della vigilanza notturna all’interno dei vari reparti o servizi del Di Venere di Bari per dare sicurezza a tutto il personale dipendente in servizio in tempi celeri”.

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