Fondente, senza zucchero. O con pistacchio, cedro, scorza d’arancia, pezzettini di lampone. Tra decine di gusti diversi l’uovo di Pasqua scelto dai consumatori baresi abbina qualità e gusto. Secondo le associazioni dei consumatori una famiglia in media ha speso 55 euro solo per le uova di Pasqua. “L’uovo si è sempre venduto e si continuerà a vendere – spiega nel video Marienza Caputo, titolare di Caputo Dolciumi – prima si cercava l’uovo vistoso e soprattutto economico. Oggi le preferenze sono cambiate: i clienti cercano cioccolata fondente, anche senza lattosio”.
Le proposte quest’anno sono state delle più diverse: dall’uovo per bambini con il doppio regalo, più un gadget all’esterno, all’uovo gigante interamente ricoperto da nocciole. E sui banconi di pasticcerie e supermercati c’era l’imbarazzo della scelta. “Come dolci tipici resistono pastiera e colomba – racconta Marienza Caputo – molte famiglie continuano a riunirsi e a preparare le bontà fatte in casa”.
L’uovo quindi è rimasto il dolce simbolo per Pasqua e dai negozi in centro ai supermercati i banconi sono stati presi d’assalto da grandi e più piccoli, questi ultimi alla ricerca della sorpresa perfetta.