I carabinieri di Barletta hanno dato esecuzione a un ordine di custodia cautelare in carcere, emesso dal gip del Tribunale di Trani, arrestando un 20enne ritenuto responsabile di stalking e lesioni personali ai danni dell’ex compagna.
Le indagini hanno consentito di comprovare che dal 2016 a oggi il giovane ha perseguitato la sua ex compagna, con cui ha anche avuto una bambina, continuando ad importunarla, cercandola sotto casa, controllando i suoi spostamenti e le sue frequentazioni. Comportamenti culminati in episodi di violenza che la vittima fino all’ultimo non aveva trovato il coraggio di denunciare, perché il ragazzo era padre della sua bambina.
Il 20enne, infatti, pochi giorni fa si è presentato nell’abitazione della sua ex convivente, introducendosi forzando la porta d’ingresso. Con la scusa di passare del tempo con la bambina, con forza ha sottratto alla donna il suo smartphone, mettendosi a maneggiarlo per controllare i contatti e violare in tal modo la sua privacy. Al rifiuto della donna di sbloccare il telefono l’uomo l’ha alzata dal divano su cui era seduta, cominciandola a schiaffeggiare con violenza, spingendola addosso alla parete della cucina e preso un coltello, glielo aveva puntato sulla gamba sinistra minacciando di accoltellarla se non avesse sbloccato il telefono.
La bambina di due anni, che aveva assistito alla scena, si è messa a piangere e il ragazzo, una volta preso il telefono, lo ha sbattuto a terra fino a romperlo completamente. La vittima, temendo ormai per la sua incolumità e per quella della minore, ha così sporto denuncia. Dalle indagini, emerge inoltre, che il 20enne, anche nel passato in almeno due occasioni, aveva portato lesioni alla donna costringendola a ricorrere alle cure mediche, perseguitandola anche telefonicamente con una serie di messaggi minatori. Si trova ora rinchiuso nel carcere di Trani.