Pasqua con chi vuoi” recita un noto detto sulle abitudini degli italiani durante le festività e, secondo l’ultima analisi di Agriturismo.it sulla sua sezione Ristoranti (https://www.agriturismo.it/it/ristoranti/), sempre più persone scelgono di consumare il pranzo pasquale in un locale immerso nella natura e all’insegna del cibo genuino, soprattutto nelle regioni del Nord. Tra Lombardia, Veneto e Piemonte si concentra infatti più del 63% delle prenotazioni di pranzi per i giorni di Pasqua.
Al Nord quella delle domeniche in agriturismo è un’abitudine ormai consolidata, soprattutto nelle aree metropolitane: se in Lombardia si concentra oltre il 38% delle richieste per Pasqua, è Milano la provincia più gettonata in assoluto anche nel resto dell’anno. Accade lo stesso in Piemonte: in regione arriva l’11,4% delle richieste, la cui metà si concentra per lo più nell’area di Torino. Il Veneto è seconda in classifica con il 13,5% del totale delle richieste giunte al portale.
Quando si parla di ristorazione in agriturismo, la Toscana non può vantare lo stesso primato che la vede regina assoluta di questo settore ricettivo. La regione infatti è solo quarta, con l’8,1% delle richieste.
Al Sud la tradizione del pranzo ai fornelli e in famiglia è ancora forte, nonostante si inizino a intravedere i primi segni di interesse nel trascorrere i pranzi di Pasqua fuoriporta. La quinta regione più attiva con le richieste di ristoranti per le prossime feste è infatti la Puglia (4,8%), seguita dal Lazio (3,9%) e dalla Sicilia (3%).
In classifica anche l’Umbria, altra regione popolare nel settore degli agriturismi che raccoglie il 2,7% delle richieste totali. Chiudono la graduatoria con un ex aequo, Emilia Romagna e Campania (2,4%).
Ma quanto costa pranzare in un agri-ristorante per Pasqua? Se durante l’anno la media è di 30 euro a persona, gli speciali menù proposti per le feste possono arrivare a costare fino al 30% in più. Le comitive di chi prenota il pranzo pasquale in agriturismo sono composte in media da 7 persone; mentre durante il resto dell’anno oltre il 25% delle richieste riguarda gruppi di oltre 20 componenti che prenotano con almeno due mesi di anticipo.