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Banche Popolari, sì della Corte Costituzionale alla riforma. Azionisti delusi, esulta la BpB: “Futuro più sereno”

Pubblicato da: redazione | Gio, 22 Marzo 2018 - 10:00
Banca Popolare Di Bari

La riforma delle banche popolari voluta dal governo Renzi passa indenne dalla Corte Costituzionale, che rispedisce al mittente come “infondate” le questioni sollevate dai ricorrenti e, soprattutto, lascia intatta la facoltà degli istituti di credito di limitare il rimborso ai soci che decidano di restituire le azioni: nessuna lesione al diritto di proprietà, ha stabilito la Consulta. Una notizia non accolta bene da azionisti e consumatori che, ora, temono di vedere deprezzarsi il capitale investito diversi anni fa.

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Alla Corte la questione era arrivata attraverso il Consiglio di Stato, che ora, dopo che sarà depositata la sentenza, dovrà riaprire il procedimento che aveva sospeso in attesa di questa decisione. Le banche che nel frattempo avevano bloccato la trasformazione in spa, popolare Sondrio e Bari, ora potranno indire le assemblee e aprire l’iter. Un iter previsto proprio dalla riforma varata nel 2015, con un decreto legge che ha imposto alle banche popolari con attivo sopra gli 8 miliardi di trasformarsi in Spa. I ricorsi alla base della causa finita di fronte ai giudici costituzionali sono stati promossi da gruppi di soci, appoggiati anche da alcune associazioni di consumatori, che ipotizzavano una serie di violazioni. Innanzitutto l’assenza dei requisiti di necessità e urgenza da parte del governo per procedere con decreto legge. Ma la Consulta ha ritenuto validi i presupposti, anche perché, va detto, a chiedere la riforma erano l’Fmi e l’Ocse.

“La Banca Popolare di Bari accoglie con favore il pronunciamento della Suprema Corte, che pone fine ad una situazione di grande incertezza che si protrae sin da dicembre 2016 condizionando le scelte strategiche dell’Istituto e generando diffuse preoccupazioni negli stakeholders sull’esito del pronunciamento”. E’ quanto si legge in una nota secondo cui ”la conferma della costituzionalità dell’impianto normativo di riforma pone ora la Banca Popolare di Bari sullo stesso piano delle altre ex cooperative che hanno già realizzato la trasformazione e consente di programmare con serenità e consapevolezza il futuro percorso di allineamento, prodromico al perseguimento degli obiettivi di ulteriore crescita e rafforzamento a sostegno dei territori in cui la banca è storicamente presente”.

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