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Denuncia del M5S in Procura a Bari contro l’attivazione di un impianto per rifiuti: “Ci sono criticità ambientali”

Pubblicato da: redazione | Mer, 21 Marzo 2018 - 07:30

Il consigliere del M5S Mario Conca ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Bari per chiedere approfondire le criticità dell’impianto di compostaggio Prometeo 2000, da realizzarsi nell’agro di Grumo Appula. L’impianto è stato autorizzato nel 2000 per la “produzione di fertilizzanti biologici e trasformazione di prodotti agricoli in compost ed attività florovivaistica in serra”, ed è diventato oggi un impianto industriale e di compostaggio di rifiuti da Forsu (tratterà ben 113880 t/a), con l’Autorizzazione Integrata Ambientale (Aia) rilasciata dalla Regione Puglia.

“L’impianto – spiega il pentastellato – è ritenuto  dagli uffici regionali esistente, nonostante al momento sia sostanzialmente un manufatto metallico parzialmente realizzato e tra l’altro non menzionato nel Piano Regionale per la  Gestione dei Rifiuti Urbani nell’elenco degli impianti esistenti o previsti”. Diverse le criticità ambientali evidenziate nell’esposto dal consigliere cinquestelle. Tra queste il fatto che l’impianto ricada in una zona di pregio naturalistico sottoposta a tutela comunitaria SIC/ZPS, in un’area contigua al Parco Nazionale dell’Alta Murgia, oltre che in una zona soggetta a numerosi vincoli ambientali previsti dal Pptr (piano paesaggistico territoriale regionale) come la Rete ecologica regionale e la Fascia di rispetto dai boschi.

“L’impianto inoltre – prosegue Conca – è collocato nei pressi di un deposito esplosivi, ricadendo quindi in una zona a rischio rilevante e vicino alla condotta principale dell’Aqp, che sarebbe potenzialmente esposta al rischio di inquinamento. Il sito si trova poi vicino a zone abitate, ad una distanza di circa 2 km dalla frazione di Mellitto e a circa 6 km da quella di Quasano, e ancora più vicino ad attività produttive agrosilvopastorali, masserie agrituristiche e percorsi naturalistici/enogastronomici. Nessuno di questi aspetti, paesaggistico/ambientali e soprattutto la vicinanza al deposito esplosivi Fea ed al canale principale dell’Aqp, sembrano essere stati adeguatamente valutati e considerati nel procedimento amministrativo, benché segnalati e dettagliati con varie e specifiche osservazioni e formali comunicazioni a cura degli enti/associazioni che stanno battendosi contro tale scempio, uno su tutti il comitato Econostro di Toritto. Ho presentato questo esposto – conclude – proprio per sottolineare questa scarsa sensibilità ai temi ambientali e di sicurezza riconducibili alla pubblica utilità ed in alcun modo derogabili, in quanto espressione di interessi pubblici sovraordinati a qualsiasi altro interesse, specie se privato”.

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