Mancano gli agenti della polizia locale. Tra pensionamenti, trasferimenti negli uffici per inidoneità, alla fine il corpo della polizia locale, già in sottorganico, ormai risulta al collasso. Senza considerare anche l’impiego in nuovi servizi come il più recente, avviato insieme alle altre forze dell’ ordine, nel rione Libertà.
A denunciare quanto sta accadendo il sindacato Sulpl.
“Leggiamo – commenta Giuseppe Lomonte, dirigente Diccap Sulpl Bari – di una carenza del Personale amministrativo nel Comune di Bari. Prendiamo atto di questa falla creatasi nell’Ente ma non comprendiamo come mai le Sigle nazionali non rivendicano parimenti una palese e storica insufficienza di Personale nella Polizia Locale di Bari. Il SULPL/DICCAP BARI da sempre evidenzia una situazione quasi al collasso, visto l’esiguo organico in forza alla Municipale che periodicamente vede diminuire il numero delle proprie unità per via dei tanti pensionamenti o dei cambi di profilo di Agenti con prescrizioni di inidoneità alla specifica mansione. Nell’occasione preme sottolineare che la cosiddetta pianta organica del Corpo di Bari risulta non essere del tutto corrispondente al numero di effettivi a disposizione del Comando in quanto alcune unità risultano appartenere alla Polizia Locale ma in realtà svolgono impiego da amministrativo proprio negli uffici dei palazzi comunali. Quest’ultima questione è stata denunciata in più occasioni alla Parte Pubblica, senza ricevere risposta alcuna”.
Appello al Comune affinché si predispongano nuove assunzioni. “Sono tanti – conclude – e a continuo rischio i carichi di lavoro chiesti al ridotto Personale della Polizia Locale di Bari e una graduatoria in essere merita un regolare scorrimento. Erano previste minimo 22 assunzioni entro i primi di marzo ma risulta che la procedura si è arenata all’improvviso senza una plausibile motivazione. Visto l’organico ai minimi termini 22 nuove assunzioni rappresentano solo una goccia in fondo al mare ma in una terra avara di posti di lavoro possono essere davvero linfa vitale”.