Questa mattina il sindaco Antonio Decaro, accompagnato dall’assessore alle Politiche educative Paola Romano, ha inaugurato le nuove aule della scuola dell’infanzia Montessori dell’istituto comprensivo Mazzini-Modugno.
Gli spazi didattici sono stati ricavati dai locali tornati nella disponibilità della scuola al termine di una cessione temporanea alla vicina parrocchia. I lavori di manutenzione straordinaria effettuati dall’amministrazione comunale, per un importo di circa 130mila euro, hanno così consentito di realizzare due nuove aule, un ufficio per gli insegnanti, nuovi servizi igienici per docenti, alunni e persone con disabilità e una zona mensa collegata a una cucina che servirà l’intero plesso scolastico.
Gli interventi hanno riguardato il rifacimento dei pavimenti, la realizzazione di nuovi intonaci, di impianti elettrici e di climatizzazione, degli infissi interni ed esterni e del sistema di impermeabilizzazione dei luoghi.
“Ringrazio la parrocchia che ha messo a disposizione della scuola questi locali che oggi diventano luogo di crescita, conoscenza, socializzazione per bambini e famiglie – ha dichiarato il sindaco -. Con sacrifici e impegno siamo riusciti a rimettere a nuovo questi luoghi, contenti di poter offrire ai bambini e alle bambine, che rappresentano il futuro della nostra città, spazi sicuri ma anche e soprattutto belli, affinché già da piccoli possano imparare ad apprezzare la bellezza non come dato formale ma sostanziale per la loro crescita”.
“Già da oggi queste aule ospitano l’indirizzo montessoriano delle attività della scuola d’infanzia dell’istituto comprensivo Mazzini-Modugno – ha detto Paola Romano -. Un indirizzo molto importante per l’offerta formativa della città che permetterà ad alcuni dei piccoli alunni, che nei nidi comunali hanno seguito il metodo Montessori – a tutt’oggi uno degli approcci pedagogici più apprezzati nel mondo – di proseguire il proprio percorso formativo in continuità. Proseguiamo convinti negli interventi che ci consentono di rifunzionalizzare spazi esistenti nelle scuole comunali sia, ove possibile, in chiave didattica, sia per dar vita a nuovi servizi in favore della comunità scolastica”.