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Bari, la lotta quotidiana delle famiglie di bimbi autistici: “Prima il buio, ora la forza per combattere insieme”

Pubblicato da: Samantha Dell'Edera | Lun, 19 Marzo 2018 - 11:45

Vittoria Morisco è mamma di Nicola e di altri quattro figli. Nicola è un bimbo speciale. Ad un anno e mezzo gli è stato diagnosticato l’autismo. Vittoria e suo marito Angelo non si sono persi d’animo e hanno deciso di reagire. Hanno fondato Asfa Puglia ed oggi combattono insieme ad altri genitori per garantire una crescita e un futuro migliore per i loro bimbi speciali.

La storia di Vittoria e  Angelo

Nicola oggi ha 9 anni. Ad un anno e mezzo ha perso tutto in una settimana. Il buio. “Fu uno choc totale – racconta a Borderline24 Vittoria – ma dopo un primo momento di paura, un momento in cui ci siamo persi, io e mio marito abbiamo capito da subito che l’unico modo di aiutarlo era di rimboccarsi le maniche. Da qui l’idea dell’associazione che compie un anno. Abbiamo deciso di metterci in gioco, di vedere l’autismo non come un macigno, ma davvero come una opportunità per aiutare nostro figlio e i figli di  tutti”.

Le difficoltà per le terapie

In Puglia, così come in tutta Italia, la terapia cognitivo comportamentale, riconosciuta come efficace a livello internazionale, è a pagamento. Le famiglie spendono fino a mille euro al mese per poter garantire una crescita ai loro figli. “Attualmente il servizio pubblico non riesce a coprire la domanda che cresce ogni giorno di più – continua – sia da un punto di vista economico, sia da un punto di vista di terapisti e risorse umane”. Quello che attualmente, con i privati, stanno seguendo le famiglie è un metodo con valenze scientifiche, che aiuta i bambini ad acquisire tutte le competenze che un bimbo autistico non ha.

“Il bimbo autistico fino ad un certo punto cresce come tutti gli altri bambini – continua Vittoria – poi comincia a perdere tutto. Non imita, non ascolta, ha comportamenti strani, ripetitivi, una serie di movimenti che servono per scaricare la tensione, ma che in realtà vanno ridotti. Da qui la necessità di un lavoro per il recupero delle abilità sociali e intellettive”.

I sostenitori

Ma dopo questa terapia? I corsi di sport, di musica, quelli che qualsiasi bambino può frequentare diventano, economicamente, proibitivi per queste famiglie. Da qui l’idea della raccolta fondi, delle magliette “Autism is nu casin n gap”, delle mani sporche di colore per testimoniare il sostegno all’Asfa Puglia. “Abbiamo circa 200 sostenitori privati – conclude Vittoria – che aiutano i bimbi a seguire corsi, ad esempio abbiamo iniziato una terapia in acqua insieme ai bambini normodotati”. Il giorno 11 aprile scenderanno a Bari anche Franco Antonello e suo figlio Andrea, che hanno partecipato ad una puntata delle Iene, per testimoniare il loro sostegno all’associazione. Tutte le informazioni sono disponibili sulla pagina Facebook Asfa Puglia.

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