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Il “nuovo” Pd a Roma: “Noi restiamo all’opposizione”. Emiliano: “La strada giusta resta l’alleanza con i Cinque Stelle. No Lega al governo”

Pubblicato da: redazione | Mar, 13 Marzo 2018 - 08:45

La direzione nazionale del Partito democratico ha approvato il documento finale che di fatto recepisce la relazione del vicesegretario Maurizio Martina. Nel voto finale ci sarebbero stati 7 astenuti, che fanno capo all’area Emiliano. Maurizio Martina (che traghetterà il partito fino alle primarie dopo le dimissioni di Matteo Renzi) ha ribadito la posizione del Pd nel futuro Parlamento: “Noi restiamo all’opposizione, alle forze che hanno vinto diciamo – ha sottolineato – una cosa sola: ora non avete più alibi. Ora il tempo della propaganda è finito. Lo dico in particolare a Lega e Cinque Stelle: i cittadini vi hanno votato per governare, ora fatelo. Cari Di Maio e Salvini prendetevi le vostre responsabilità”.

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Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ha ribadito la necessità per il PD di restare alla guida. “Il Pd è ancora un partito determinante, quindi abbiamo un ruolo determinante per dare al Paese un governo. Lo interpreteremo con grande senso di responsabilità come ci ha chiesto il Presidente della Repubblica, ma ovviamente noi non possiamo sostenere l’idea che il Pd vada all’opposizione, peraltro non si sa di quale governo, mandando in stallo la democrazia italiana. Abbiamo però apprezzato la voglia di unità e di direzione collegiale del partito di Martina, e quindi la mia area ha dato un’astensione di incoraggiamento a Martina verso un’apertura che consenta all’Italia di essere governata. L’accordo con i 5 stelle non è una questione di volontà, ma di maturazione di un processo politico inevitabile”.

Emiliano poi interviene su Lega e Salvini.  “In questo momento, apriamo una discussione dentro il Pd per trovare il modo di fare un governo, escludendo di fare un governo con la destra guidata da Salvini con una forza politica antieuropeista che metterebbe in difficoltà il Pd e il Pse. Per noi è impossibile fare un governo con una coalizione antieuropea che viene festeggiata dalla Le Pen. Sarebbe una cosa contraddittoria con la nostra storia”.

E conclude: “Naturalmente capiamo che in questo momento il Pd vuole attendere la prima mossa da parte del movimento 5 stelle e delle forze politiche che hanno avuto più voti di noi. Voglio però ricordare che il Pd ha più voti della Lega e ha più voti di Forza Itala. Con questo sistema elettorale gli italiani votano e poi si fanno programmi e governi. E il Pd è in campo. Non faremo l’Aventino che rischia di mettere in difficoltà la democrazia italiana. Lega, Forza Italia e Movimento 5 stelle hanno la maggioranza e possono cambiare la Costituzione, persino senza referendum e questo non possiamo consentirlo. Dobbiamo evitare che l’Aventino del Pd metta in pericolo la democrazia italiana”.

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