L’ex sindaco di Lecce Adriana Poli Bortone è stata assolta “perchè il fatto non sussiste” con altri sette imputati dal Tribunale di Lecce dalle accuse di peculato e tentato peculato nel processo sull’acquisto in leasing dei palazzi di via Brenta, attuale sede del polo della giustizia civile.
Per l’accusa di abuso d’ufficio è intervenuta la prescrizione. Nel processo erano imputati esponenti dell’amministrazione dell’epoca tra cui Massimo Buonerba, ex consigliere giuridico di Poli Bortone, e Giuseppe Naccarelli, dirigente del servizio finanziario del Comune di Lecce assolto anche dall’accusa di falso. Per Poli Bortone il pm aveva chiesto la condanna a sei anni. L’accusa ruotava attorno ad un controverso procedimento che nel 2005 portò il Comune, in assenza di una specifica delibera, a trasformare con la società milanese Selmabipiemme il contratto di affitto dei due immobili di via Brenta, in un’operazione di leasing ad un prezzo giudicato dalla procura non congruo.