“Sono stato costretto a cambiare casa e se le minacce che ho subito non si sono concretizzate lo devo alle associazioni di italo-australiani, soprattutto pugliesi e siciliani, che mi hanno aiutato proteggendomi da chi approfitta di un sistema di voto farlocco per trarre vantaggio”. Nicola Brienza, candidato al Senato nella ripartizione Asia, Africa, Oceania e Antartide, uno dei 4 collegi che compone la circoscrizione Estero, arricchisce così la testimonianza rilasciata a “Striscia la Notizia” nella puntata del 9 marzo sui brogli elettorali nelle recenti elezioni Politiche.
Brienza, barese, 44 anni, e residente a Shanghai dove lavora da 14 anni, ne ha parlato con l’Ansa “prima di lasciare Bari e andare a Roma in Procura, dove già almeno un esposto sui brogli australiani è stato presentato”. “I voti in Australia, dove c’è il maggior numero di elettori, si comprano o si recuperano. Bastano 5 dollari – spiega – per un voto ed il sistema dà adito a possibilità di manipolazioni, qualcuno vota anche al posto di defunti”.