Il romanzo storico è considerato spesso un genere che coinvolge una fascia di lettori per lo più maschile. Federica Introna, filologa barese, insegnante di Italiano e Latino e appassionata di storia è convinta, che questo genere possa essere, invece, una nuova frontiera della letteratura femminile.
La Congiura è il suo romanzo d’esordio, pubblicato dalla casa editrice Newton Compton Editori nella collana Nuova Narrativa Newton, vincitore del concorso ilmioesordio, 253 pagine, divise in 16 capitoli, scritte in modo avvincente in cui si narra la storia di una cospirazione ordita da un gruppo di senatori contro l’imperatore Nerone. Tra ricatti, omicidi e inganni, emerge la figura di una donna, Epicari, una liberta che vive a Baia, nel 65 d.C.
Federica Introna presenterà il suo romanzo “La Congiura” oggi, venerdì 9 marzo a Bitonto, alle 18.30 nel Salotto Letterario Centro Studi G. Degennaro (largo Teatro, 7). La presentazione sarà in occasione della VII edizione di Parco delle Arti, progetto comunale Bitonto Città dei Festival: Viaggi Letterari nel Borgo.
Publio Cornelio Tacito negli Annales cita questa donna in occasione della congiura pisoniana contro Nerone, il suo compito fu di cercare di convincere Volusio Proculo o Valerio Proculo, un ufficiale neroniano, ad uccidere l’imperatore. L’ufficiale invece svelò la congiura. Epicari fu arrestata ma non fece mai i nomi dei congiurati. Tacito la descrive come un esempio di grande coraggio: “Fulgido esempio di eroismo, dato da una donna, una liberta, che in un così grande pericolo volle proteggere degli estranei e quasi degli sconosciuti, mentre degli uomini nati liberi, dei cavalieri e dei senatori romani, senza essere sottoposti a tortura, tradivano ognuno le persone più care”. Giovanni Boccaccio la cita nel suo libro sulle donne illustri “De mulieribus claris”.
Federica Introna nel suo romanzo d’esordio ridona luce e memoria a questa figura femminile tra personaggi ambiziosi e avidi di potere, nobili meschini e indolenti, e figure capaci di gesti disinteressati. Introna racconta di una donna alle prese con il suo passato e il suo primo amore, capace di lottare per la libertà e la giustizia, seppur giovanissima. La citazione di Lisistrata, tratta da Arisofane con cui si apre il romanzo – «Io sono certo una donna, ma ho senno e non penso in modo comune, ho ascoltato molti discorsi dal padre e dagli anziani e non sono perciò meno istruita» – rivela già il meticoloso lavoro filologico fatto da Federica Introna nella ricostruzione sociale e umana di un personaggio, scomparso del tutto dai libri di storia.
«Per La Congiura mi sono ispirata a una vicenda reale narrata da Tacito negli Annales – racconta l’autrice – in cui brevemente parla della liberta Epicari. Ho poi arricchito la storia romanzandola, perché mi interessava molto la figura di questa giovane donna, emblema di coraggio e libertà e perciò attualissima. Ho iniziato a scrivere questo romanzo nel 2011, volevo coniugare al genere storico, che prediligo, anche una storia ricca di emozioni».
Il romanzo è stato pubblicato nel 2017, classificandosi primo tra 2400 opere al concorso nazionale ilmioesordio, creato in collaborazione da Newton Compton Editori e Scuola Holden, con l’obiettivo di selezionare e premiare i migliori racconti inediti.
Coraggio, rischio e amore per la libertà, oggi come nell’antico Impero Romano. Federica Introna, come Epicari, insegna a tutte le donne che non bisogna mai rinunciare a difendere la propria identità e la propria libertà, anche quando tutto pare contro.