A partire dal 26 febbraio scorso, per fronteggiare le possibili emergenze legate al brusco calo delle temperature, il Comune di Bari, attraverso il lavoro dell’assessorato al Welfare, della Polizia locale e delle altre strutture e aziende municipali, ha intensificato una serie di interventi rivolti alle persone senza dimora nell’ambito del Piano emergenza freddo coordinato dall’assessorato al Welfare con la rete cittadina del privato sociale, la Caritas diocesana e le associazioni di volontariato, laiche e cattoliche, quotidianamente impegnate a sostegno dei cittadini più fragili.
“I dati relativi agli interventi effettuati nel periodo che va dal 26 febbraio al 4 marzo compreso – sottolinea l’assessora Francesca Bottalico – evidenziano come le misure straordinarie adottate in questa circostanza ci abbiano consentito di intercettare bisogni diffusi – di accoglienza, di beni di prima necessità o anche solo di sostegno psicologico – su tutto il territorio cittadino senza che questi si trasformassero in emergenze. I posti aggiuntivi resi disponibili sia presso il centro di accoglienza notturna Andromeda sia, in via straordinaria, presso Villa Marzano, si sono rivelati sufficienti ad accogliere uomini e donne, italiani e stranieri, nelle giornate di maggior freddo senza dover ricorrere all’apertura del padiglione del Comune nella Fiera del Levante, pur preventivata, grazie anche al piano emergenza freddo, presentato a dicembre, con 330 posti, raddoppiati in questi anni rispetto alla media degli anni precedenti, e 48 aggiuntivi in caso di abbassamento delle temperature. Hanno funzionato bene anche il raddoppio delle unità del PIS del Comune, l’attività di monitoraggio condotta in rete con il PIS dall’Unità di strada comunale “Care for people” e da quelle della Croce Rossa e della onlus “Nikolaos prof. Nicola Damiani” con “Medici con il Camper”. Analogamente le aperture straordinarie del presidio sociale in piazza Balenzano, gestito dall’associazione InConTra e dalle realtà cittadine impegnate nelle attività di volontariato a sostegno delle persone senza dimora, e del centro don Vito Diana della Caritas hanno rappresentato un punto di riferimento per tutte le persone in difficoltà. Anche il centro diurno Area 51 ha continuato a somministrare 200 pasti caldi al giorno assieme alle mense cittadine della Caritas diocesana. Questa nuova prova offerta dalla rete del welfare cittadino conferma il valore della programmazione e della collaborazione tra pubblico e privato nella gestione di situazioni oggettivamente critiche. A nome dell’amministrazione comunale ringrazio tutti i responsabili delle diverse realtà e strutture e tutti i volontari che, in queste giornate, hanno scelto di offrire il proprio tempo e il proprio impegno per aiutare chi è più fragile”.
In particolare le segnalazioni complessive pervenute al PIS dal 25 febbraio al 4 marzo sono state 178, tra consulenze, interventi e accompagnamenti in strutture, e 39 i casi in cui è materialmente intervenuto sul posto per la presa in carico integrata con le istituzioni territoriali, ASL e Municipi, dei soggetti in difficoltà, attraverso un’azione continua 24h su 24h.
Nello stesso periodo di tempo gli inserimenti effettuati presso le diverse strutture di accoglienza – Andromeda, Feel at Home, Villa Marzano, centro Don Vito Diana e centro CRI – hanno riguardato complessivamente 134 persone tra uomini e donne.
In particolare 97 sono state le accoglienze registrate a Villa Marzano relative a 27 persone diverse, 153 ad Andromeda per 28 persone diverse e 8 a Feel at Home.
Grazie al monitoraggio condotto dall’Unità di strada comunale “Care for people”, è stato possibile effettuare 142 interventi, registrando nelle diverse giornate 47 rifiuti all’accoglienza da parte di 16 persone, alcune delle quali occasionalmente in città.
Infine, i volontari della Croce Rossa impegnati con l’Unità di strada nei giorni 26, 27, 28 febbraio e 2 marzo per la distribuzione di cibo, bevande e prodotti per l’igiene personale hanno intercettato 139 persone in difficoltà, di cui 119 uomini e 20 donne.