La terza fase delle opere di demolizione prosegue senza intoppi, entro ottobre ogni resto dell’ex fabbrica della morte sarà eliminato. Questa mattina il sindaco Antonio Decaro ha accompagnato il rettore dell’Università degli studi di Bari Antonio Uricchio e il responsabile Arpa Vito Bruno in un sopralluogo sul cantiere della Fibronit per verificare l’andamento dei lavori di bonifica.
Nei giorni scorsi la Asl ha certificato la restituibilità del capannone a seguito del completamento delle demolizioni eseguite sempre con la tecnica del confinamento statico e dinamico. Ora la tensostruttura sarà montata sull’ultimo blocco da demolire, che comprende gli edifici e i silos che rappresentano la parte più complicata per la demolizione vista l’altezza e le dimensioni. Le operazioni sono condotte all’interno di tendostrutture al fine di annullare qualsiasi rischio di dispersione di fibre che possono liberarsi a partire dai materiali costitutivi quali intonaci e malte che sono stati a suo tempo posti in opera impiegando anche fibre di amianto.
“Demolire questi edifici rappresenta un vero risarcimento per i residenti del quartiere e per tutte le persone che hanno perso i propri cari a causa delle patologie provocate dall’amianto. Parallelamente stiamo continuando la fase di progettazione del parco per la cui realizzazione la Regione Puglia ci ha accordato il finanziamento”, ha detto Decaro.
“Recuperare questo spazio rappresenta una grande sfida per tutte le istituzioni presenti sul territorio e l’Università metterà in campo tutte le conoscenze e le competenze necessarie per l’arricchimento di un progetto che restituisca alla città un luogo di crescita e valorizzazione del patrimonio naturale”, ha giunto Uricchio.