È stata siglata questa mattina, presso l’ufficio del Procuratore della Repubblica per i Minorenni, la convenzione di durata triennale fra il Comune di Bari, il Tribunale per i Minorenni, la Asl/Ba e l’ospedale pediatrico “Giovanni XXIII” per programmare le attività utili ad accertare l’età dei minori stranieri non accompagnati al fine di effettuare una corretta identificazione, garantire l’effettivo esercizio dei diritti del minorenne e ridurre le possibilità che persone adulte siano identificate erroneamente come minorenni.
L’accordo, che nasce dalla considerazione della crescente presenza sul territorio nazionale di minori stranieri non accompagnati provenienti da diversi Paesi, si pone in prims l’obiettivo di favorire una corretta identificazione dei ragazzi e delle ragazze di età inferiore ai 18 anni che giungono nel nostro Paese al fine di tutelarli e tutelarle affinché siano loro applicate le misure di protezione e assistenza previste dalla normativa vigente, anche al fine di constatare il rischio di diventare facili vittime di sfruttamento a scopo sessuale o di altro tipo.
Coerentemente con i principi sanciti con Convenzione di New York sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, ratificata in Italia con legge 176/1991, il documento mira a tutelare gli interessi superiori dei minori. Infatti, la legge n.47 del 2017 prevede che, “qualora permangano dubbi fondati in merito all’età dichiarata da un minore straniero non accompagnato, la Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni può disporre esami sociosanitari volti all’accertamento della stessa” e che, in tutte le fasi del procedimento, debba essere garantita la presenza di un mediatore culturale.
La commissione multidisciplinare incaricata delle valutazione sarà composta da pediatri, psicologi, assistenti sociali e radiologi e assicurerà consulenza sociale e psicologica, esame auxologico e, solo in ultima analisi, esame radiologico per la valutazione dell’età scheletrica. In ogni caso, nel corso degli esami presso l’ambulatorio dedicato “Welcome” dell’ospedale pediatrico “Giovanni XXII”, saranno adottate modalità non invasive, rispettose dell’età presunta, del sesso, dell’integrità fisica e psichica della persona, con spazi idonei e accoglienti e ingresso riservato.
In particolare, sarà compito del Comune di Bari, che attualmente ha in carico 248 minori stranieri non accompagnati, mettere a disposizione delle commissioni sociosanitarie i mediatori interculturali e gli esperti in comunicazione linguistica e designare, caso per caso, l’esperto incaricato di seguire la procedura di determinazione dell’età. Questo permetterà di effettuare una valutazione integrata medico-sociale-psicologica a partire dalla storia, dall’origine e provenienza etnica e da tutti gli elementi utili all’accertamento.
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