Anche i 343 detenuti nel carcere di Bari da oggi hanno avviato lo sciopero della fame per l’approvazione della riforma delle carceri anche nel penitenziario di Bari. Lo rende noto il Partito radicale, annunciando il numero delle persone che ha deciso di aderire all’iniziativa non violenta che Rita Bernardini, del coordinamento del Partito Radicale, giunta al 30esimo giorno di sciopero della fame, sta conducendo per sollecitare l’approvazione definitiva, da parte del Consiglio dei ministri, dei decreti attuativi del nuovo ordinamento penitenziario.
Domani, giovedì 22 Febbraio è stato convocato un Consiglio dei ministri con all’ordine del giorno i decreti attuativi. “E’ da porsi una domanda – commenta a proposito Bernardini – in quale versione? Accogliendo la contro-riforma contenuta nel parere del Senato? E’ domanda cruciale perché se non l’accoglie (come si spera), ci vogliono altri 10 giorni per le commissioni giustizia se le controdeduzioni del Governo vengono trasmesse immediatamente. E siamo al 4 marzo, cioè al giorno del voto in cui Gentiloni dovrebbe convocare il Consiglio dei ministri e approvarli definitivamente nel testo originale. E’ plausibile, ministro Andrea Orlando? Visto che si parla al plurale di “decreti”, ci saranno anche quelli mancanti su lavoro, affettività, minorile, misure di sicurezza e giustizia riparativa?”. Anche il Garante dei detenuti della Regione Puglia, Piero Rossi ha aderito alla mobilitazione e digiunerà per 24 ore in concomitanza del Consiglio dei ministri del 22 febbraio.