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Puglia, da Zio Vanja a Corato a Un amore esemplare con Daniel Pennac: un week end di grande teatro

Pubblicato da: redazione | Gio, 15 Febbraio 2018 - 09:45

Numerosi gli spettacoli in programma venerdì 16 febbraio nelle stagioni comunali organizzate dal Teatro Pubblico Pugliese: al Teatro Comunale di Corato in scena Zio Vanja con la regia di Roberto Marafante, al Teatro Paolo Grassi di Cisternino in scenaDonne evocate di Lisa Angelillo, al Teatro Rossini di Gioia del Colle in scena il Misantropo con la regia di Tonio de Nitto, al Teatro Garibaldi di Bisceglie in scenaCinema Paradiso con la regia di Michelangelo Campanale, al Teatro Comunale di Nardò in scena Operastracci di Enzo Toma e infine al Teatro Kismet Opera di Barireplica dello spettacolo un Amore esemplare, gioco teatrale fra racconto e fumetto con Daniel Pennac che sarà impegnato anche in un incontro con il pubblico alle 17.30 alla Feltrinelli di Bari – informazioni e botteghino www.teatropubblicopugliese.it

Alle 21 al Teatro Comunale di Corato, per la stagione di prosa realizzata dell’amministrazione in collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese, in scena Zio Vanja con la regia di Roberto Marafante, messa scena del capolavoro di Čechov che nasce dalla considerazione che il grande scrittore e drammaturgo russo è certamente attuale. Lo è perché i suoi personaggi si chiedono: chi siamo, dove andiamo, qual è il senso della nostra vita. E mentre si pongono queste alte domande, consumano il loro tempo, la vita stessa, nella complessa banalità del quotidiano, di un fare pratico, necessario, piccolo e spesso inutile e non sanno come risolvere questa dicotomia. Tutto ciò è drammatico ma anche ridicolo e soccombono nella sproporzione tra pensiero e azione. Per questo il loro immolarsi non è mai eroico o, meglio, è eroico come può essere eroico condurre la propria esistenza quotidiana, che alla fine però rappresenta tutta la propria vita. In tutto ciò non c’è dramma catartico, né sulla scena né nella forma drammaturgica. Čechov non è epico ma è universale, non è realistico ma rituale, non c’è unità di tempo e azione, anzi spesso il tempo-spazio non è definito; sulla scena non c’è la realtà, c’è di più: non c’è il vero ma il verosimile. Čechov è come Beckett o Pinter che ci mostrano solo la porzione di un segmento, di cui noi non vediamo l’inizio e la fine. Sta a noi ricomporre i frammenti e, come in un gioco interattivo dargli un senso: il nostro.

Alle 21 al Teatro Paolo Grassi di Cisternino, per la stagione di prosa realizzata dell’amministrazione in collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese, in scena Donne evocate di Lisa Angelillo. La performance crea una atmosfera informale, come da serata intima tra amici, e la Angelillo si muove agilmente tra un monologo, una canzone o un racconto con l’intento di omaggiare alcune delle grandi artiste del nostro secolo: Judy Garland, Edith Piaf, Liza Minelli, Mia Martini, Alda Merini, Amy Winehouse, Nina Simone. Per ogni meravigliosa interprete viene svelato qualche segreto, narrata qualche sconfitta, oltre a ricordare i grandiosi successi che le hanno rese dive indiscusse del nostro tempo e non solo. Di ognuna di loro l’Angelillo prova a mettere in scena oltre che il folle lato artistico e il fragile lato umano, quel lato debole dell’anima che le ha portate spesso ad inciampare, cadere, farsi

Alle 21 al Teatro Rossini di Gioia del Colle, per la stagione di prosa realizzata dell’amministrazione in collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese, in scena il Misantropo con la regia di Tonio de Nitto. “Dopo le esplorazioni shakespeariane, attraverso Molière provo a raccontare la società in cui viviamo che stranamente non sembra molto diversa da allora –  dichiara il regista. Il Misantropo è un testo che arriva stretto come un nodo alla gola: la disillusione verso un mondo non meritocratico, dove la soluzione è sempre nel compromesso o nella totale evasione dalla legalità. Sentirsi un extraterrestre perché non allineato, uno stupido perché onesto, un cinico perché non interessato al clamore del mondo, un algido perché il cuore non saltella ad ogni minima occasione. Alceste non respinge ma è respinto da una società in cui non si riconosce, da un amore che non sa scegliere, da processi in cui è chiamato in ballo senza alcun motivo, non uno contro tutti, ma tutti contro uno. Proseguo in questo modo il mio personale racconto degli ultimi, siano essi bisbetici, anatroccoli o misantropi, lo faccio con la compagnia d’attori con cui in questi anni abbiamo costruito assieme un percorso, con generosità, talento, rigore, utopie, disillusioni.”

Alle 21 al Teatro Garibaldi di Bisceglie, per la stagione di prosa realizzata dell’amministrazione in collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese, in scena Cinema Paradiso con la regia di Michelangelo Campanale. Il piccolo Totò vive nel cinema nutrendo il suo immaginario di quelle visioni capaci di attutire ogni perdita e aprire alla scoperta. Uno spettacolo sorprendente, popolato dai miti del nostro cinema, chiamati a ripercorrere la vita complicata di Totò per restituirle gioia e amore. Un giovanissimo attore, protagonista di una storia narrata dal teatro, dalla danza e naturalmente anche dal cinema, diventa la guida per l’intera platea che vi si riconosce, stabilendo una complicità contagiosa e alimentando quell’amore per il grande schermo che il regista vuole trasmetterci.

Alle 21 al Teatro Comunale di Nardò, per la stagione di prosa realizzata dell’amministrazione in collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese in scena Operastracci di Enzo Toma. “Quando ero piccolo –  commenta Toma – a casa dei miei nonni l’unica musica erano le arie del melodramma, mio nonno non aveva studiato ma le conosceva tutte a memoria e così, d’allora, mi accompagnano ogni volta che incontro la tenerezza, la rabbia, l’amore. Misteriosamente affiorano alla memoria possenti voci di tenori, altissime note da soprano. Non so perché ma so che mi piace”. Uno spazio scenico simile a un ring, ricoperto di stracci che diventano tutto: veli, palloni, guantoni, pance, bambole, figure animate; che giocano con gli attori assumendo decisamente il ruolo di protagonisti di una storia d’amore. Occorrono 30 metri di stoffa per confezionare una sola delle sorprendenti marionette, un’ora per raccontare la storia e i sentimenti dei due ragazzi e molto tempo per dimenticare uno spettacolo come questo.

Alle 21 al Teatro Kismet Opera di Bari, per la stagione di prosa realizzata dell’amministrazione in collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese, replica dello spettacolo (biglietti esauriti) un amore esemplare, gioco teatrale fra racconto e fumettocon la regia di Clara Bauer. Inoltre alle 17.30 alla Feltrinelli di Bari (via Melo 119) è in programma l’incontro con Daniel Pennac e Florence Cestac protagonisti dello spettacolo Un Amore esemplare, Gioco teatrale fra racconto e fumetto in questi giorni in scena nei teatri pugliesi. Partecipano Silvio Maselli, Assessore alla Cultura Comune di Bari, Giulia Delli Santi, Dirigente attività teatrali Teatro Pubblico Pugliese, Lucia Sollecito, interprete, modera Ines Ravasini, Università degli Studi di Bari.

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