L’ex stazione marittima ferroviaria, un edificio in disuso da dieci anni, passerà all’Arpa e diventerà un centro per lo studio del mare. Il passaggio di consegne sarà effettuato giovedì negli uffici della guardia costiera di Bari.
La Capitaneria ha accolto l’istanza dell’agenzia regionale per la Prevenzione e la protezione dell’Ambiente, cedendole la struttura nella quale nascerà un’unità operativa complessa che svolgerà attività di alto livello tecnico, con riferimento all’intero territorio regionale e alle peculiarità dell’ambiente marino che lo contraddistingue.
La Puglia, con i suoi 1000 chilometri di costa, sia sul versante jonico che adriatico, è al terzo posto in ambito nazionale, dopo le isole maggiori, per estensione lineare. La presenza, inoltre, di molteplici e diversificati ambiti a elevata valenza ambientale e di pressioni antropiche di differente livello quali-quantitativo, rendono necessari sia un adeguato monitoraggio ma soprattutto un approccio olistico per la gestione del sistema “mare” nel suo complesso. La nuova struttura è costituita da una superficie scoperta di 500 metri quadri e una superficie coperta (strutturata su due livelli) di 350 metri quadri.
Alla firma dell’accordo giovedì alle 11 parteciperanno il contrammiraglio Giuseppe Meli – comandante Direzione marittima Puglia e capitaneria di porto di Bari, il presidente dell’Autorità portuale Ugo Patroni Griffi, il governatore Michele Emiliano, il sindaco Antonio Decaro, il direttore generale Arpa Vito Bruno e il direttore scientifico Arpa, Nicola Ungaro.