Lesioni aggravate da aggressione a Pubblico Ufficiale. Questa l’accusa per la quale è indagato il 38enne padre dell’alunno che ha aggredito il vicepreside della scuola ‘Murialdo’ di Foggia, provocandogli traumi al volto e all’addome guaribili in 30 giorni. Del caso è stata informata la Procura della Repubblica di Foggia che ha aperto un fascicolo.
“Il ruolo degli insegnanti è ormai un ruolo di trincea, siamo in prima linea” ha detto il vicepreside aggredito al ministro dell’Istruzione, Valeria Fedeli, che gli ha telefonato. A causare l’ira del genitore sarebbe stato un rimprovero rivolto al figlio dal docente.
“La cosa più bella – ha raccontato all’Ansa – è la solidarietà che ho ricevuto dalla società civile, dai genitori degli alunni, dai miei ragazzi che continuano ad inviarmi messaggi. Non ho reagito perché avevo gli occhi del figlio di chi mi stava aggredendo e dei miei ragazzi addosso. Avrei annullato tutto quello che avevo cercato di insegnare e non me lo sarei mai perdonato”.