Iniziative contro la violenza e gli attacchi alla democrazia di stampo neofascista si tengono in tutte le province pugliesi. La recrudescenza nel Paese di fenomeni violenti e di istigazione all’odio razziale da parte di organizzazioni dichiaratamente neofasciste richiede una risposta democratica attraverso una mobilitazione straordinaria svoltasi stamattina in tutta la Puglia.
I recenti episodi di cronaca, il più grave e preoccupante quello di Macerata, chiamano le forze democratiche del paese a reagire, a dare un segnale oltre che lanciare un appello alle istituzioni tutte: nasce da qui la campagna “Mai più fascismi”, promossa tra gli altri da Cgil, Cisl, Uil, Anpi, Arci, Acli, Libera insieme a partiti e associazioni. Una raccolto firme che è un invito allo Stato a operare “perché manifesti pienamente la natura antifascista in ogni sua articolazione, impegnandosi in particolare sul terreno della formazione, della memoria, della conoscenza e dell’attuazione della Costituzione, e affinché si applichino integralmente le leggi Scelba e Mancino che puniscono ogni forma di fascismo e di razzismo”.
La campagna “Mai più fascismi” è stata presentata in Puglia a Bari in un’iniziativa promossa dalla Cgil Puglia insieme al Coordinamento regionale antifascista, ad Anpi, Arci, Libera, Rete della Conoscenza, Link e Uds, in un presidio svoltosi in Piazza Madonnella .
“Siamo molto preoccupati per il clima di impunità con cui aggregati neofascisti si richiamano a quelle idee violente e autoritarie – commenta Pino Gesmundo, segretario generale della Cgil Puglia -, diffondendo il virus dell’intolleranza razziale, attraverso una propaganda populista che soffia sul fuoco degli egoismi, che alimenta discriminazioni e chiusure spesso verso i più deboli. Condizione favorita dalla mancanza di risposte al diffuso disagio sociale, e su troppe persone fanno presa e minano la fiducia verso le istituzioni. Il rialzare la testa di gruppi estremisti e neofascisti, protagonisti di azioni dimostrative ed episodi di intimidazione e violenza, forse con ritardo hanno determinato un allarme democratico”.
E’ la ragione per cui la mobilitazione di oggi in Puglia, solo la prima di una serie di iniziative, interesserà tutte le province: “Terremo aperte le nostre Camere del Lavoro Territoriali per discutere e confrontarci su questi temi, inoltre organizziamo presidi pubblici per la diffusione del manifesto appello e la raccolta delle firme della campagna Mai più fascismi”.
Iniziative in tutti i capoluoghi: a Taranto, presidio in Piazza Maria Immacolata con lancio di una corona di fiori in mare per ricordare i 30mila immigrati che hanno perso la vita provando ad attraversare il Mediterraneo su imbarcazioni di fortuna. A Brindisi, presidio in piazza e incontro con gli studenti della scuola superiore Monticelli. Presidi in mattinata anche a
Lecce, in piazza Partigiani e a Foggia, in Piazza Cesare Battisti. A Bari, presidio pomeridiano in via Sparano dalle ore 17