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Elezioni, Di Donna replica a Di Maio: “Nessuna parentopoli, non accetto provocazioni”

Pubblicato da: redazione | Ven, 9 Febbraio 2018 - 12:45

La candidata nel collegio uninominale Puglia 16, Michaela Di Donna, respinge le accuse di parentopoli paventate dal candidato premier grillino Luigi Di Maio.

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“Come al solito Luigi Di Maio ed il Movimento 5 Stelle – scrive – non si smentiscono mai. Ogni volta che si trovano a corto di argomenti politici – ed accade molto spesso – provano a buttarla in caciara ed in polemica. Non accetterò le loro provocazioni e le loro basse insinuazioni. Al contrario di loro ho il massimo rispetto per i miei avversari, per i loro elettori e per le loro idee. E con i miei competitor vorrei confrontarmi sui programmi, sui progetti, sulle proposte per il nostro territorio e per il futuro dell’Italia. Vorrei discutere con loro di politica, non di Stati di Famiglia.

A Di Maio, che blatera di presunte parentopoli, voglio ricordare che alle ultime elezioni regionali, quando i cittadini hanno potuto esprimersi con il sistema delle preferenze, ho personalmente totalizzato 7448 voti in Capitanata, risultando – aggiunge Di Donna –  in assoluto il candidato più votato nella città di Foggia. La candidata del suo movimento Rosa Barone, invece, si è fermata a 5079 voti, attestandosi alle mie spalle sia nel dato del comune capoluogo sia in quello provinciale. Entrambe ci siamo misurate con il consenso ed i cittadini hanno espresso il loro gradimento in modo chiaro ed inequivocabile, perché dietro ogni preferenza ci sono persone in carne ed ossa.

Se poi le lezioni di selezione della classe dirigente giungono da un movimento politico che ha scelto i propri candidati con metodi che definire discutibili sarebbe un eufemismo e che hanno provocato una vera e propria rivolta tra i suoi attivisti storici, come ci raccontano ogni giorno le cronache nazionali e locali, la situazione è al limite del grottesco.

Luigi Di Maio ed il Movimento 5 Stelle dovrebbero imparare ad avere più rispetto per il popolo che a parole dicono di rappresentare. L’odio e gli insulti personali, di cui si sono resi ancora una volta protagonisti, non sono argomenti politici e sono la dimostrazione di una completa assenza di

rispetto per migliaia di cittadini di questo territorio. Ed il rispetto per i cittadini è un requisito fondamentale in democrazia. Ma evidentemente – conclude- per Di Maio ed il Movimento 5 Stelle la democrazia è un impiccio di cui si potrebbe fare volentieri a meno. Io la penso in un altro modo. E ne vado orgogliosa”.

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